Stellantis, la Fiom non firma l'accordo su Mirafiori. Da gennaio doppio turno sulla linea della 500e

La Repubblica ECONOMIA

A Mirafiori saranno trasferite le attività della ex Bertone, oggi Agap - fabbrica che Fca aveva rilevato nel 2009 - e tutti i 1.100 dipendenti

Un centro, quindi, di competenza per l'elettrificazione del gruppo, con le piattaforme per la 500 elettrica e per i modelli Maserati.

Quindi serve un piano generale che l'azienda non ha fornito", spiegano Simone Marinelli, coordinatore auto della Fiom nazionale ed Edi Lazzi, segretario della Fiom torinese. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’azienda ha deciso la chiusura dello stabilimento Maserati e il trasferimento della produzione a Mirafiori, dove da gennaio è prevista la partenza di un secondo turno sulla linea di montaggio della 500e. (Cronaca Qui)

I sindacati metalmeccanici hanno raggiunto l’accordo con Stellantis sulla riorganizzazione del Polo produttivo di Torino, ma la Fiom non ha firmato perché «sancisce la chiusura della Maserati di Grugliasco e perché manca un piano complessivo». (Corriere della Sera)

«In seguito alla decisione aziendale di accorpare i siti di Mirafiori Carrozzerie e di Agap Grugliasco, siamo riusciti a ottenere garanzie per i lavoratori coinvolti e impegni sulle missioni produttive non solo per il presente ma anche sul futuro piano industriale», si legge nella nota diffusa dai sindacati che hanno firmato (La Stampa)

L’intesa tra Stellantis e sindacati da poco raggiunta a Torino rischia di rivelarsi un boomerang per l’intero polo produttivo. “Senza un ricambio generazionale, da qui a dieci anni lo stabilimento si spegne da solo perché andranno tutti in pensione” – sottolinea il segretario. (Il Fatto Quotidiano)

La nuova vita di Mirafiori passa anche dalla “Stellantis Italy House”, che sarà inaugurata il 3 novembre in via Plava, fra il Centro Stile e l’Heritage Hub. «Cambiano le modalità di presenza per favorire il remote working che rappresenterà il 70% del totale – ha detto Ficili – e cambiano anche gli uffici, disegnati per garantire il benessere di chi li usa» (La Stampa)

Questa è una forte criticità poiché il saldo è ampiamente negativo tra uscite ed ingressi» «Questa mattina la sigla dell’accordo di uscite incentivate e volontarie segue un piano di ristrutturazione che è in corso. (Corriere della Sera)