Cina, la dirigente del colosso Baidu che brutalizza i dipendenti: «Posso distruggervi, non sono vostra madre»

Cina, la dirigente del colosso Baidu che brutalizza i dipendenti: «Posso distruggervi, non sono vostra madre»
Corriere della Sera ESTERI

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINOSi immagina che chi dirige le pubbliche relazioni di un’azienda sia persona sorridente, espansiva e conciliante. Ecco un estratto del pensiero di Qu Jing, direttrice delle Public Relations di Baidu, colosso cinese dei servizi Internet: «Chi lavora qui dev’essere disponibile 24 ore su 24, il telefono si tiene sempre acceso, non si chiedono ferie, non ci sono fine-settimana, si lavora anche 50 giorni di fila, non conta il vostro benessere, mi interessano solo i risultati: non sono vostra madre». (Corriere della Sera)

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"Non ho nessun obbligo di considerare le famiglie dei dipendenti perché non sono la loro madre" ha dichiarato Qu Jing, la manager a capo delle pubbliche relazioni del più grande motore di ricerca cinese, Baidu (Fanpage.it)

"Chi lavora qui dev’essere disponibile 24 ore su 24, il telefono si tiene sempre acceso, non si chiedono ferie, non ci sono fine-settimana, si lavora anche 50 giorni di fila, non conta il vostro benessere, mi interessano solo i risultati: non sono vostra madre". (Today.it)

Cattivissima lei: la manager stacanovista di Baidu licenziata dopo le critiche. Ai dipendenti diceva: “Vi renderò la vita impossibile”

Avere un lavoro non comporta la necessità di rinunciare a qualsiasi altro aspetto della propria vita, che si tratti della propria famiglia o di hobby e interessi. In una serie di video pubblicati su Douyin, la versione disponibile in Cina di TikTok, Qu Jing ha parlato della devozione nei confronti della sua carriera, delle sue rinunce e del suo stile di management decisamente severo tra la necessità degli impiegati di dare la piena disponibilità, a tutte le ore del giorno, e il disinteresse nei confronti delle loro famiglie. (ilmattino.it)

“Tenete il telefono acceso 24 ore su 24”. “Non sono vostra madre, a me interessano solo i risultati”. (la Repubblica)