Auto, non solo rottamazione: proposto anche stop all’eco-tassa

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Il duello sulla rottamazione. Il Movimento Cinque Stelle punta a rifinanziare gli attuali incentivi per le auto elettriche e ibride «plug-in», ampliando la platea dei modelli ammissibili.

Intanto, sfogliando i faldoni delle proposte depositate emerge un ventaglio di modifiche amplissimo, dalla rottamazione estesa a modelli a benzina e diesel Euro6 allo stop fino al 31 dicembre 2020 del “malus”, l’imposta sui veicoli più inquinanti. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per il 2021, il contributo statale sarebbe fino a mille euro, a condizione che il venditore ne applichi uno doppio, sempre per Euro 6 (con emissioni di CO2 comprese fra i 61 e i 95 grammi a chilometro). (Il Messaggero)

Inserire nel decreto rilancio, accanto agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride, uno sconto rottamazione per chi comprerà tra il 2020 e il 2021 macchine di ultima generazione (Euro 6) benzina o anche diesel. (Il Reporter)

Anche chi acquisterà un veicolo usato avrà diritto ad un bonus di 1000 euro a patto che l'auto comprata sia almeno un'Euro 5 e ne venga rottamata una euro 0,1,2,3. Si mettono 4000 euro a disposizione di tutti coloro che acquisteranno un'auto Euro 6, rottamando una vettura che abbia almeno 10 anni di vita. (TorinoToday)

Il contributo, ad ogni modo, se dovesse essere approvato, scatterà dal primo luglio di quest’anno, fino al 31 dicembre. Ad ogni modo, vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda. (InvestireOggi.it)

Innanzitutto partiamo con il dire che 4.000 euro di contributo sono previsti esclusivamente per chi rottama un’automobile che ha più di 10 anni di età. Il suddetto emendamento prevede un contributo totali pari a 4.000 euro, di cui 2.000 euro sono di contributo statale (donati dallo Stato Italiano), mentre gli altri 2.000 vengono forniti dal concessionario che si occupa della vendita dell’automobile. (ManagementCuE)

Al momento dell’acquisto scatta un bonus automatico di 2.000 euro messi dallo Stato, più altri 2.000 da parte del concessionario, arrivando così al taglio di 4.000 euro sul prezzo finale. (Automotore.it)