Sapienza, 27 agenti feriti, in libertà i 2 arrestati. Tra i compagni un palestinese vicino ad Hamas

Secolo d'Italia INTERNO

Ancora clima di forte tensione alla Sapienza di Roma all'indomani delle guerriglia scatenata dai collettivi pro Palestina. Con assalti agli agenti, quasi una trentina i feriti, e devastazioni in un crescendo di scontri fino alla tentata occupazione del Rettorato e del commissariato Episodi che hanno portato a due arresti (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

"Proprio ieri ho avuto un incontro con le studentesse e gli studenti in Commissione della Regione Lazio e ho sottolineato come lo scenario attuale necessitasse di una presa di posizione e di una chiarezza che potesse dare ai fatti la giusta gravità. (Fanpage.it)

Purtroppo, invece, ieri sera il concerto per la pace in programma alla Aula Magna della Sapienza per la stagione della Iuc è stato inopinatamente cancellato. Garantire la sicurezza non vuol dire sopprimere ogni evento e sprangare i cancelli, ma fare in modo che le attività previste in particolare quando si tratta di arte e di musica possano svolgersi regolarmente e in sicurezza, tutto qui. (il manifesto)

Quelle pro Palestina, invece, non sono contro la Costituzione. Così a Tagadà (La7) Pier Luigi Bersani commenta le parole di condanna pronunciate ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui disordini nati all’Università Sapienza di Roma durante una manifestazione pro Palestina (“Questo non è manifestare ma delinquere”, ha scritto ieri Meloni su X). (Il Fatto Quotidiano)

La trama è sempre la stessa. A volte si tratta di notizie fortemente esagerate, a volte di fake news, come nel caso delle ormai note manganellate agli studenti minorenni di Pisa dovute, secondo la versione diffusa dagli agenti, alla necessità di impedire ai ragazzi di avvicinarsi alla Sinagoga. (il manifesto)

Eppure, gran parte dell'intellighenzia progressista continua a puntare il dito contro i poliziotti "manganellatori", il tutto nel silenzio tombale di Elly Schlein che non ha speso una parola in solidarietà degli agenti o per condannare i violenti. (Liberoquotidiano.it)

Sono ancora incatenati davanti al rettorato dell'Università La Sapienza, e in sciopero della fame, Francesca e Leonardo, entrambi dell'organizzazione Cambiare Rotta e studenti dell'ateneo romano. "Andremo avanti a oltranza fino a che la rettrice Antonella Polimeni non ci darà una risposta e aprirà con noi il dialogo", spiegano. (Il Messaggero Veneto)