"Non prende decisioni fondamentali". I vertici della sicurezza israeliana contro Netanyahu

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L’attuale stallo in Medio Oriente, con le trattative a un punto morto e l’incertezza su quando inizierà l’attacco delle Idf a Rafah, sta iniziando a generale contrasto all’interno della leadership israeliana. Stando a quanto riportato dal quotidiano Yedioth Ahronoth, i capi dei servizi di sicurezza dello Stato ebraico avrebbero affermato che il premier Benjamin Netanyahu si sta astenendo dal risolvere questioni fondamentali, mettendo in pericolo i risultati dell’esercito. (ilGiornale.it)

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Lo ha detto Alessandro Orsini, sociologo e saggista, che al Salone del Libro di Torino ha presentato il suo ultimo libro, intitolato Ucraina-Palestina. “Detto nel modo più semplice possibile: Netanyahu vuole raggiungere degli obiettivi, terrorizza i palestinesi, e l’obiettivo è che i palestinesi facciano quello che dice Netanyahu“. (Il Fatto Quotidiano)

Insieme si rivolgono a Benny Gantz e Gadi Eisenkot, che da ex capi di Stato maggiore hanno accettato la chiamata del governo d’emergenza e lasciato l’opposizione per entrare nel consiglio di guerra ristretto. (Corriere della Sera)

Benjamin Netanyhau, detto Bibi, è un personaggio che a non molti è simpatico, né in Israele né all’estero. In certi casi addirittura è fatto oggetto di una tale animosità, confinante con l’odio, che il terzo disinteressato si chiede se quest’uomo non sia migliore di come lo considerano i suoi nemici, o peggiore di come lo considerano i suoi amici. (Italia Oggi)

E finché c’è governo c’è Netanyahu e quindi lui è salvo. Finché c’è guerra c’è governo. (Il Fatto Quotidiano)