Il concertone e il bavaglio

Bisogna arrivare alle dieci e mezza di sera per sentire qualcosa di scorretto nella lunga maratona del concertone del primo maggio. E’ Stefano Massini a pronunciare le parole più scomode e lo fa dopo una premessa necessaria: ha firmato una mole di carte per assumersi la responsabilità di quello che sta per dire. «Siete in 60mila, esattamente quanto sono gli italiani morti sul lavoro, una media di… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Visto che mi hanno fatto firmare dei fogli dicendo che mi assumevo la responsabilità di quello che dicevo, vorrei dire alla Digos: identificateli tutti”. Nel corso del suo monologo sui morti sul lavoro lo scrittore Stefano Massini lancia una provocazione dal palco del 1 maggio: “Io sono contro questo massacro e questo sfascio. (Il Fatto Quotidiano)

Primo maggio, Stefano Massini: "Sono anti-sfascista" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le sue parole, che si aggiungono alle provocazioni e critiche lanciate sullo stesso palco da altri ospiti come Morgan e Dargen D’Amico. E sul lavoro: “In Italia si può morire due, tre, quattro volte“. (Virgilio Notizie)

Concertone, Massini sul palco: “Se dici antifascista ti identificano" A Roma, al concertone del primo maggio, prima di esibirsi con Paolo Jannacci nel brano presentato a Sanremo, "L'uomo nel lampo", un tributo ai morti sul lavoro, Stefano Massini ha lanciato una provocazione: "Sono anti-Sfascista, perché se dici antifascista ti identifica la Digos. (La Stampa)

Il maltempo è stato il vero protagonista del Concerto del Primo Maggio che per la prima volta si è svolto al Circo Massimo per l'inagibilità di Piazza San Giovanni. La forte pioggia ha condizionato la prima parte dell'evento condotto dalla inedita coppia di artisti Noemi ed Ermal Meta. (Corriere TV)

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