Le previsioni di Confindustria: Bene il Pil, un incubo debito e inflazione

Quotidiano del Sud ECONOMIA

Minuti per la lettura Quadro da allarme rosso tracciato dal Centro studi Confindustria per il 2023 tra debito pubblico, pil che stenta e inflazione ancora alta Crescita piatta nel 2023, in netto rallentamento rispetto allo scorso anno, con un Pil che arriverà a segnare +0,4% grazie all’eredità del 2022. Inflazione ancora alta (+ 6,3%), seppur in decelerazione, ma ad andamento lento. Mentre la fiammata dei tassi d’interesse innescata dalla Bce (+3,5% in 9 mesi) frenerà la crescita del Paese nella seconda metà dell’anno. (Quotidiano del Sud)

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Il Centro Studi di Confindustria in un rapporto di previsione ha stimato il Pil 2023 dell’Italia in crescita dello 0,4% rispetto alla crescita zero prevista qualche mese fa. Niente grande frenata ma comunque preoccupazioni per il futuro. (FIRSTonline)

Confindustria, Pil 2023 in rallentamento. Andrà meglio nel 2024 (Verità e Affari)

Una "crescita modesta" del Pil nel 2023. Per il centro studi di Confindustria sarà appena dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. (Avvenire)

Un 2023 a «crescita piatta», un «anno di transizione», guardando al 2024 per una economia italiana in ripresa sia pur con «una ripartenza lenta»: le previsioni di primavera del Centro studi Confindustria sono improntate al rialzo, dalla crescita zero delle precedenti stime ad un +0,4% del Pil 2023, «meglio del previsto», ma ne emerge anche che è «esclusivamente» crescita già acquisita, una «eredità positiva» dell’andamento del 2022. (Il NordEst Quotidiano)

Roma, 25 mar – Italia in “crescita piatta”, come la definisce Confindustria. Italia e crescita piatta (Il Primato Nazionale)

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