Smart working, cosa accadrà da ottobre?

QuiFinanza ECONOMIA

I numeri del lavoro a casa. I numeri dello smart working sono impressionanti.

Per questo motivo ci si domanda se sarebbe opportuno modificare la normativa sullo smart working, ma i sindacati non sono inclini a questa soluzione.

Il settore bancario attualmente è in smart working al 100%, ma il contratti di categoria prevede una quota massima del 10%

Con il primo lockdown c’è stato un ricorso generalizzato alla smart working 5 giorni su 5 per tutti i lavori “smartizzabili” per 6.580 mila dipendenti. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

Coworking: soluzioni per il mondo del lavoro. Per coworking si intende uno stile lavorativo che consiste di solito nella condivisione di un ampio spazio di lavoro, come un ufficio, mantenendo un’attività indipendente (Lifestyleblog)

Ma come potrebbe lo smart working cambiare le esigenze abitative in futuro? L’impatto diretto dello smart working sui bisogni abitativi è dimostrato dal fatto che quasi 9 smart worker su 10 hanno dichiarato di avere cambiato, o avere in programma di modificare, la propria situazione abitativa (Kongnews)

Accordi per lo smart working anche dopo il Covid sono stati stipulati, nello stesso settore, da altre aziende come Vodafone, Tim, Windtre, Fastweb, Open Fiber Smart working: dopo il Covid come sarà in alcune aziende. (Money.it)

Vedi anche: Smart working: cosa cambia dopo il via al limite del 50% per i dipendenti pubblici. [email protected] Il colosso di Redmond ha infatti adottato lo smart working da più di dieci anni, con i lavoratori che già prima della pandemia potevano lavorare da casa 5 giorni alla settimana. (InvestireOggi.it)

Questa è una cosa importante, perché permette di sentirsi più autonomi e rendere le persone più produttive. Dopo l’introduzione della flessibilità all’interno dell’azienda nell’ultimo decennio, la responsabile della sede italiana di Microsoft ora spiega: «Il lavoro da remoto è un lavoro flessibile – commenta Candiani con Poletti e Bormetti –, perché si può fare dappertutto, a volte da casa, a volte dal cliente, a volte in ufficio. (Il Giornale delle Partite IVA)

Di questa ovazione allo smart working a vita c’è da dire che quasi il 60% dei partecipanti era del Nord Italia, 21% del Sud e 21% del Centro. Buona parte degli intervistati lavora da remoto da meno di un anno, ciò dimostra che ci è bastato poco per abituarci a questa nuova forma di lavoro. (The Millennial)