Borse europee aprono in deciso rialzo, attesa per l’Eurogruppo su strumenti contro coronavirus

Finanzaonline.com ECONOMIA

Nei primi minuti di contrattazione a Francoforte il Dax avanza del 3,5%, a Parigi il Cac40 guadagna il 3,1% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +2,80%, nonostante la notizia riguardante il premier Boris Johnson che è stato trasferito in terapia intensiva dopo che le sue condizioni sono peggiorate.

Oggi è in programma il vertice in videoconferenza dei ministri delle Finanze dell’Eurozona per un confronto sulla linea comune da seguire per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus (Finanzaonline.com)

Ne parlano anche altre testate

. . – MILANO, 7 APR – Le Borse europee archiviano la seduta in rialzo in attesa di conoscere le decisioni dell’Eurogruppo sulle misure per contrastare la crisi economica innescata dal coronavirus. In terreno positivo Francoforte (+2,79%), Londra (+2,19%), Parigi (+2,12%) e Madrid (+1,5%). (Libertà)

Le Borse europee avanzano ancora in attesa delle decisioni dell’Eurogruppo sulle misure per contrastare la crisi innescata dal coronavirus. I mercati scommettono anche su un accordo dalla riunione dell’Opec+ con il prezzo del petrolio che sale ed il comparto energia in rialzo dell’1,1%. (Il Valore Italiano)

Pioggia di acquisti sul listino milanese, che mostra un guadagno del 4,05% suldi Milano, si segnalano(+9,12%),(+8,99%). (Teleborsa)

A spingere i mercati anche il rialzo del prezzo del petrolio mentre Donald Trump si è detto fiducioso su un accordo tra Russia e Arabia Saudita. – Le Borse europee aprono in rialzo con lo sguardo rivolto alla riunione dell’Opec+ e l’arrivo in giornata dei verbali della Bce. (Icona News)

Borse europee in territorio negativo in avvio di seduta con il Dax30 di Francoforte in calo dell’ 1%, il Cac40 di Parigi dell’1,5%. Deboli anche la borsa di Londra con il Ftse100 in calo dell’1,2% e quella di Madrid con l’Ibex35 che scende dell’1%. (Investire Oggi)

Oggi si riuniscono in videoconferenza anche i Paesi produttori di greggio del gruppo Opec+ per decidere su un possibile taglio di 10-15 milioni di barili giornalieri a partire da aprile. Fari puntati anche sulle statistiche settimanali delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti balzate sette giorni fa al record di 6,6 milioni. (Wall Street Italia)