Vaccini Pfizer, il richiamo deve avvenire 21 giorni dopo la prima dose

Ck12 Giornale INTERNO

Non sono possibili prolungamenti riguardanti i tempi di somministrazione della seconda dose del vaccino.

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La voce della casa farmaceutica americana Pfizer si leva forte e chiara.

Le parole del direttore medico di Pfizer. “Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni”

Vaccini Pfizer, il richiamo deve avvenire 21 giorni dopo la prima dose. (Ck12 Giornale)

La notizia riportata su altre testate

(LaPresse) – La norma autorizzata una spesa di 100 milioni di euro da ripartirsi per tre anni nella misura di 75 milioni per l’anno 2021, 20 milioni di euro per l’anno 2002 e 5 milioni per l’anno 2023 con corrispondente riduzione del Fondo sviluppo e coesione programmazione 2021-2027 è di 150mila per ciascuno degli anni del triennio 2021-2023. (LaPresse)

(LaPresse) – “Per i vaccini Pfizer e Moderna l’idea di allungare” i tempi per la seconda dose “è derivata da studi scientifici che dicono che cambia poco fra 21 e 42 giorni. Non mi permetterei mai di tirare la giacca agli scienziati, è stata una decisione degli scienziati”. (LaPresse)

Oggi si è verificata una fuga di gas in Afo 4. La rilevante portata è testimoniata dal fatto che sono state allontanate centinaia di lavoratori, sia nel reparto interessato dalla fuga, che in quelli vicini. (Tarantini Time)

Pertanto, i cittadini che da domani riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30 giorno dalla prima inoculazione (LaPresse)

“Al momento sono regolari gli approvvigionamenti dei vaccini e oggi arriveranno da Roma 160mila dosi di Pfizer. (il Fatto Nisseno)

«Siamo alla prima fase della sperimentazione» Pfizer per la produzione di una pillola anti-Covid che dovrebbe riuscire a bloccare il virus. «I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo – ha spiegato – l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022» (il Fatto Nisseno)