Catania, morta dopo l'aborto, gli ispettori: «Cure adeguate»

Il Messaggero INTERNO

Un «evento abortivo iniziato spontaneamente, inarrestabile, trattato in regime d'emergenza» in una «paziente con trattamento adeguato per le condizioni di rischio dal momento del ricovero», in nessun modo «correlabile all'argomento 'obiezione di ... (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

Non è stata l'obiezione di coscienza dei medici a causare la morte della donna nel dare alla luce due gemellini nati morti. Questa è la conclusione a cui è giunta la task force inviata all'Ospedale Canizzaro dal ministero della Salute. (TG La7)

La relazione della task force di Roma: "La paziente era in trattamento adeguato, non ci sono stati dati anomali. | 24 ottobre 2016 ... (Il Fatto Quotidiano)

Nell'assistenza a Valentina Milluzzo, la 34enne morta all'ospedale Cannizzaro di Catania il 16 ottobre scorso dopo l'aborto di due gemelli, «non si evidenziano elementi correlabili all'obiezione di coscienza». (Corriere della Sera)

Per la morte di Valentina Milluzzo e dei gemellini sono indagati 12 medici e operatori dell'Ostetricia e Ginecologia del Cannizzaro. «Nessuna correlazione con l'obiezione di coscienza» dei sanitari del nosocomio di Catania. (Corriere della Sera)

Si è trattato di evento abortivo iniziato ... (CataniaToday)

L'obiezione di coscienza non c'entra con la morte di Valentina Milluzzo, 34 anni, morta all'ospedale Cannizzaro di Catania il 16 ottobre dopo aver abortito spontaneamente due gemellini. (in20righe)