Giornata libertà di stampa, 20 giornali e tv si schierano per un'informazione senza condizionamenti

Greenpeace INTERNO

Nella giornata mondiale della libertà di stampa, venti giornali e tv pubblicano un editoriale congiunto per accendere i riflettori sulla necessità di garantire un’informazione libera e corretta sulla crisi climatica in Italia: l’iniziativa coinvolge le testate che hanno già aderito alla coalizione “Stampa libera per il clima” promossa da Greenpeace Italia. Sebbene il riscaldamento globale sia considerato dalla comunità scientifica la più grave emergenza ambientale della nostra epoca, si legge nel testo, il clima fatica a trovare spazio adeguato sui principali media italiani. (Greenpeace)

Su altri giornali

La Civil Liberties Union for Europe (Liberties), ong che si occupa di diritti civili con sede a Berlino, ha messo in luce questa tendenza nel suo rapporto annuale sulla libertà dei media, redatto in collaborazione con 37 gruppi per i diritti in 19 Paesi. (EuropaToday)

La libertà dei media si trova ancora una volta al centro dell’attenzione in molti paesi dell’Unione europea con la pubblicazione del Media Freedom Report 2024 di Liberties che evidenzia scenari inquietanti e punti di rottura tra il diritto di espressione e il pluralismo. (IDMO)

Rapporto su libertà stampa, situazione peggiora in Ue In Italia problemi disinformazione e pressioni su giornalisti (Avanti Online)

Lo afferma il Papa su X nella Giornata mondiale dedicata alla libertà di stampa. . (Il Messaggero Veneto)

“Credo che tutelare oggi l’informazione, il giornalismo, sia essenzialmente una missione etica e morale”. Lo ha detto il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, intervenuto a Lizzanello (Lecce), all’incontro ‘Il giornalismo d’inchiesta come antidoto alle sfide del presente tra social fai da te e intelligenza artificiale’. (Primaonline)

Secondo il World Press Freedom Index la situazione della libertà dei media peggiora in tutto il mondo proprio a causa delle pressioni delle autorità. Sul podio i paesi scandinavi, mentre in coda Afghanistan, Siria ed Eritrea hanno il primato contrario. (Primaonline)