Lombardia, torna il posto fisso? L'84% ha il tempo indeterminato, ma gli autonomi sono in crisi

IL GIORNO ECONOMIA

Il 2023 ha segnato il record storico di occupati: 23,6 milioni. Un quinto (4,5 milioni) vive in Lombardia. Rispetto al 2019, prima che la pandemia provocata dal Covid frenasse l’economia, lavorano 471mila persone in più a livello nazionale (+2%) di cui 50mila residenti nelle province lombarde (+1,1%). Il tasso di occupazione in dieci anni è salito dal 55 al 61,5% (+6,5%), ma resta lontano di quasi dieci punti dalla media dell’Unione europea (70,1%). (IL GIORNO)

Su altri media

Aumentano gli occupati e i contratti a tempo indeterminato. In un momento particolarmente positivo per il mercato del lavoro, nella classifica delle province sui livelli di occupazione, la Ciociaria risulta tra quelle che hanno registrato gli incrementi più importanti. (ciociariaoggi.it)

Mercato del lavoro in ripresa: cresce il posto fisso e l'occupazione al Sud ma l'Italia è ancora indietro per importo delle retribuzioni: gli ultimi dati. Occupazione in crescita in Italia, con il numero di impiegati oltre i livelli pre Covid, soprattutto al Sud e con aumento dei contratti a tempo indeterminato: è la fotografia scattata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre. (PMI.it)

L’analisi A fronte di un divario tra nord e sud, che viene confermato anche in quest’ultima analisi, si registra nel mezzogiorno un andamento a macchia di leopardo, a dimostrazione della capacità delle politiche di sviluppo locale di incidere sugli indicatori economici dei rispettivi territori. (Vivi Enna)

Sempre l’anno scorso, l’84% dei lavoratori dipendenti aveva un contratto a tempo indeterminato, registrando un aumento di 742 mila unità rispetto al periodo pre-pandemico. (Venetoeconomia)

Il gap occupazionale tra Nord e Sud è stato sempre un chiaro problema in Italia, ma ora sembra essere arrivati ad una svolta. Vedremo se il cambio di passo sarà confermato nei prossimi anni oppure si è trattato di un qualcosa di momentaneo. (Cityrumors Abruzzo)

Nell’ultimo biennio, caratterizzato dalle incertezze della guerra in Ucraina, dal crescente rischio geopolitico, dalla debolezza del commercio internazionale e da una stretta monetaria di intensità senza precedenti nella storia dell’Euro, la domanda di lavoro delle imprese ha generato un sostenuto aumento dell’occupazione. (Confartigianato)