Fca rimanda la riapertura di Pomigliano: «Non ci sono le condizioni di mercato»

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Il punto è Fca vuole accelerare sulla mobilità elettrica, con nuovi modelli e una gamma più ampia?

Fca ha comunicato ai sindacati che la riapertura dello stabilimento, fissata per l’8 giugno, in realtà sarà rimandata a data da destinarsi.

È quello che sta succedendo a Pomigliano, dove si producono le Fiat Panda, le auto più vendute in Italia.

Il mondo dell’auto, e in particolare l’universo Fca, soffre un po’ in tutta Italia. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

L’esecutivo, invece, non potrà fare a meno di scendere in campo per salvare l’auto, che è vitale per l’economia del paese (20 del Pil). A maggio, le consegne non sono arrivate a 6.500 unità, compreso l’inevaso che era da smaltire prima dell’attacco del virus (Il Messaggero)

Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del Consiglio comunale. «Sulla sanità la responsabilità politica e istituzionale del presidente della Regione De Luca appare evidente e clamorosa - ha aggiunto - visti i tanti scandali e il coacervo di nebulosità che attraversa la sanità campana. (Il Mattino)

Di qui la decisione di Fiat di non riprendere la produzione della Panda nei tempi prestabiliti. La produzione della Fiat Panda a Pomigliano d'Arco non riprenderà come previsto l'8 giugno prossimo: a causa della contrazione dei volumi dovuta alla crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19, la ripartenza delle linee a Pomigliano è posticipata a data da destinarsi. (Automoto.it)

Non ci sarebbero, quindi, ancora "le condizioni per far ripartire tutti gli stabilimenti". (la Repubblica)