Patto di stabilità, la strategia dietro l’astensione italiana all’Europarlamento: «Modifiche con la nuova Commissione»

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Più apocalittici che integrati, ma in ogni caso acquattati in attesa delle Europee. L'astensione italiana all'euro-voto sul nuovo Patto di Stabilità è il riassunto romanzato della politica nostrana tra Bruxelles e Strasburgo. A disconoscere le regole fiscali che prenderanno il posto di quelle sospese prima della pandemia, c'è infatti un fronte compatto costituito dall'intero arco parlamentare: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito democratico, Movimento 5 stelle e centristi. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questo patto di stabilità e crescita e non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello LSD e cioè lassismo, debito e sussidi", le parole del ministro Giancarlo Giorgetti durante la sua replica in Aula alla Camera sul Documento di economia e finanza. (Tiscali Notizie)

La discussione sul Documento di economia e finanza si è svolta anche al Senato, dove Giorgetti è atteso subito dopo la votazione a Montecitorio, assicurando così la presenza al momento del voto in entrambe le Camere. (Italia Oggi)

Se da un lato, alcuni obiettivi della politica fiscale sono stati ammorbiditi rispetto alle regole del precedente Patto in vigore fino al 2020, dall’altro il controllo della Commissione europea sui bilanci nazionali e sui programmi di riduzione del debito sarà ancora più stringente, soprattutto per quei Paesi – come l’Italia – che presentano un elevato debito pubblico. (L'INDIPENDENTE)

Il DEF è "semplicemente realistico" e "conforme esattamente, una volta tanto, al realismo che ha indotto la Commissione europea a chiedere ai paesi di presentare il documento in questa forma. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". (LA STAMPA Finanza)

All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi. Michele Damiani. (rtl.it)

Il nuovo Patto cerca di mantenere dei parametri rigidi per il rientro dal debito e dal deficit, introduce sul deficit la soglia dell’anti-crisi dell’1,5% del Pil ma concede qualcosa a Paesi come Italia, Belgio, Grecia, Francia o Spagna, che hanno debiti elevati. (Il Sole 24 ORE)