Vaccino e terza dose, ciò che non è stato detto ai cittadini: quella "verità mancante"

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La solita verità.

Iuri Maria Prado 08 dicembre 2021 a. a. a. La realtà è che dirla tutta e chiaramente faceva male, e quindi si è preferito dirla a metà e confusamente.

Piuttosto, sarebbe stato necessario dire ai cittadini che quanto era stato fatto ancora non bastava, e che occorreva ancora rimboccarsi le maniche

E la verità era che l'uno-due del primo ciclo di vaccinazione costituiva un adempimento necessario ma non sufficiente. (LiberoQuotidiano.it)

Su altri media

Ora sta avvenendo il sorpasso: tra lunedì e martedì le somministrazioni del composto sono state 551mila, contro le 469mila di Pfizer. È una novità assoluta, visto che finora l’Italia ha ricevuto 74 milioni di dosi di Pfizer e appena 17 milioni di Moderna. (Il Fatto Quotidiano)

“Soprattutto adesso, in inverno, con la gente al chiuso, bisogna dare il booster prima possibile, appena scattano i cinque mesi E così, all’unisono, decretano: “Noi la terza dose non la facciamo”. (L'HuffPost)

Stesso discorso vale per le farmacie, ove si può prenotare la terza dose con molto ritardo rispetto ai tempi osservati con prime e seconde inoculazioni. Nessun regolamento per prenotare le terze dosi, ci si affida al sistema informatico e alle disdette altrui. (Borderline24.com)