Attacchi Iran a basi americane, sono 11 i soldati rimasti feriti

Sputnik Italia ESTERI

Inizialmente sia il Pentagono che il presidente Donald Trump si erano detti certi che nessun effettivo dell'esercito americano avesse riportato traumi nel corso dei bombardamenti iraniani.

Tale informazione è stata in seguito confermata dal Comando centrale delle forze armate USA, il quale ha specificato che tutti gli interessati potranno ritornare in servizio in Iraq in breve tempo, non appena si saranno rimessi:. (Sputnik Italia)

La notizia riportata su altri media

President Trump recounted minute-by-minute details of the US strike that killed Iranian military commander Soleimani during remarks to high-dollar Republican donors at Mar-a-Lago, according to audio obtained by CNN. (Open)

Così il presidente americano, via Twitter, attacca la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, che durante la preghiera del venerdì ha definito gli Usa dei "terroristi" e Trump "un clown". Washington, 18 gennaio 2020 - C'è la replica di Trump a Teheran. (QUOTIDIANO.NET)

A Teheran un'immensa folla ha assistito alla preghiera guidata dal leader religioso e l'intervento è stato trasmesso in diretta dalla Tv di stato. "Il presidente terrorista dell'America", Donald Trump "ha commesso il crimine" di uccidere il generale iraniano Qassem Soleimani "non nel campo di battaglia, ma in modo vigliacco". (Rai News)

Le immagini in cui il capo del governo si alza e si allontana rapidamente sarebbero secondo alcuni osservatori un segnale di disaccordo con la linea dura di Khamenei, che stamani ha attaccato pesantemente anche i partner europei dell'Iran nell'accordo sul nucleare voluto da Rohani. (Ticinonline)

"I due grandi avvenimenti dei funerali del generale Qassem Soleimani e del giorno in cui l'Iran ha attaccato le basi Usa sono stati Giorni di Allah". (RSI.ch Informazione)

Il ritorno di Khamenei sul pulpito più importante del Paese avviene in un momento particolarmente difficile per la Repubblica islamica. E se gli europei hanno la coscienza sporca e sono dei “tirapiedi” di Washington, i nemici numero uno restano gli Stati Uniti e Israele. (L'HuffPost)