Finanziamenti con garanzia statale: Abs spiega il motivo delle attese, svolta in arrivo

San Marino Rtv ECONOMIA

Il presidente dell'Associazione bancaria sammarinese, Giuseppe Dini, spiega il motivo delle attese, da parte degli operatori economici, per l'ok ai finanziamenti con il 'supporto' pubblico.

“Si tratta – prosegue - di una sana e prudente gestione da parte dell'istituto di credito e di rispettare le procedure”.

Giuseppe Dini, spiega il motivo delle attese per l'ok ai finanziamenti con il 'supporto' pubblico. (San Marino Rtv)

Su altri giornali

Ora sulla ‘semplicità’ o ‘facilità’ di accesso al credito attraverso la garanzia statale ho già risposto sopra. L’avvocato Daniele Fantini, del foro di Perugia, si occupa del rapporto tra clienti e istituti di credito e contenzioso bancario. (PerugiaToday)

Altro che significativa accelerazione annunciata dal sistema bancario. E va peggio a quelli fino a 800mila: li hanno ricevuti solo 1 su 4. (Il Fatto Quotidiano)

Difficoltà anche per i super-prestiti gestiti da Sace: in testa quello chiesto da Fca (oltre 6 miliardi di euro). A fronte di 544.411 domande presentate dagli imprenditori per ottenere prestiti fino a 25mila euro, solo il 52,8% sono state accolte ed erogate. (ilGiornale.it)

Ma la società pubblica che concede le garanzie sarà tenuta a verifiche, in base a un protocollo firmato il 4 maggio con Viminale e ministero dell'Economia. E in caso di rilascio di una interdittiva antimafia la banca dovrà procedere all’immediata revoca del finanziamento e Sace attiverà le procedure per il recupero del credito. (Il Fatto Quotidiano)

La “rivoluzione” arriva con l’ok della Commissione Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati, a un emendamento al Decreto Liquidità. L’ITER DEL “NUOVO” DECRETO LIDITÀ. Il provvedimento “ridisegnato” dalla Commissione di Montecitorio, verrà discusso al Senato la prossima settimana, quindi convertito in legge entro il 7 giugno. (Quotidiano del Sud)

Boom di domande di prestito a causa dell’emergenza coronavirus. «In relazione alle operazioni di rinegoziazione e/o consolidamento, ammissibili ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidità — spiega il Mediocredito Centrale — l’incremento del credito aggiuntivo è del 67,9%, passando da 240,7 milioni a 404,1 milioni di euro». (Corriere della Sera)