Ilaria Salis, Gabriele Marchesi libero. I giudici di Milano: “No all’estradizione in Ungheria, rischio reale di un trattamento inumano”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Gabriele Marchesi torna libero. Il 23enne antifascista, accusato con Ilaria Salis di lesioni aggravate “potenzialmente letali”, non sarà trasferito in carcere in Ungheria. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano, che ha rigettato la richiesta di consegna avanzata dalla magistratura ungherese in seguito ad un mandato di arresto europeo eseguito lo scorso novembre nel capoluogo lombardo. Alla base della decisione il “rischio reale di un trattamento inumano e degradante” nelle carceri ungheresi e “timori di reali rischi di violazione dei diritti fondamentali“. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Budapest, negati i domiciliari per Ilaria Salis: l'attivista in aula ancora in catene 28 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

Se in Ungheria questa mattina è arrivato il verdetto della corte ungherese che chiude le porte ai domiciliari per Ilaria Salis, dalle nostre parti la corte d’Appello di Milano - giudici Monica Fagnoni, Stefano Caramellino e Cristina Ravera - hanno negato la consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi colpito da mandato di arresto europeo (emesso ad ottobre ed eseguito lo scorso 21 novembre) perché accusato di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest dell’11 febbraio 2023, insieme alla connazionale Ilaria Salis, che da quel giorno è detenuta in un carcere ungherese. (Liberoquotidiano.it)

Dopo sei udienze la Corte d’appello di Milano ha respinto la richiesta di consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi. (La Stampa)

"Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. (Il Messaggero Veneto)

Ilaria Salis resta in carcere: a Budapest il giudice ha respinto l’istanza per ottenere i domiciliari. La maestra 39enne di Monza, detenuta nel carcere ungherese, accusata di presunte violenze commesse nel corso di una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023, è entrata oggi in aula di nuovo in catene. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Le parole di Roberto Salis dopo l'udienza a Budapest, nella quale sono stati nuovamente negati i domiciliari per la 39enne accusata di aver aggredito due esponenti di estrema destra: "Mia figlia trattata come un cane" ascolta articolo (Sky Tg24 )