La Cina ordina ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads per 'motivi di sicurezza nazionale'

Apple ha rimosso WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo app store in Cina, dopo aver ricevuto un ordine da Pechino legato a "motivi di sicurezza nazionale". Rimosse anche le piattaforme di messaggistica Signal, Telegram e Line. Altre app Meta tra cui Facebook, Instagram e Messenger risultano invece ancora disponibili, insieme ad altre popolari piattaforme occidentali tra cui YouTube e X."La Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app dallo store cinese sulla base dei timori per la sicurezza nazionale", ha detto Apple in una nota. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

In breve il governo ha chiesto e Apple ha ubbidito, motivando con un secco “obbligati a seguire le leggi dei Paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo”. Secondo quanto pubblicato dal Wall Street Journal le due note applicazioni di Meta non possono più essere scaricate sugli iPhone venduti in Cina e la stessa sorte pare sia toccata anche a Signal e Telegram (Lo Zoo di 105)

Pechino mira a Washington e assesta un doppio all'indirizzo degli Usa: ordina ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo App Store cinese per indefiniti «motivi per la sicurezza nazionale» e vara le prime misure antidumping a stretto giro dal proposito espresso dal presidente americano Joe Biden di triplicare i dazi su acciaio e alluminio made in China. (leggo.it)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Il Wall Street Journal ha riportato per la prima volta lo sviluppo giovedì sera negli Stati Uniti. Il WSJ afferma che Apple è stata invitata dall’alto regolatore internet in Cina a rimuovere le app Threads e WhatsApp dalla disponibilità per gli utenti iPhone in Cina. (iSpazio)

Leggi tutta la notizia Apple ha accettato l'ordine delle autorità cinesi di rimuovere WhatsApp e Threads dall'App Store locale. (Virgilio)

"Ragioni di sicurezza nazionale" fanno sapere da Pechino. L'azienda statunitense replica: "Non siamo d'accordo" (LAPRESSE)