Elly Schlein, Capezzone: la segretaria bullizzata non capisce di essere il pollo

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Se a un tavolo da poker, dopo mezz’ora di gioco, non hai capito chi è il pollo, allora il pollo sei tu. Oppure sei Elly Schlein. Anzi, altro che poker: qui siamo a una specie di crudele e supersadica versione politica dello schiaffo del soldato, con la povera Elly che continua a ricevere sganassoni senza mai individuare chi l’abbia colpita tra Giuseppe Conte, Michele Emiliano, Antonio Decaro, Michele Laforgia, e tutti gli altri protagonisti e comparse del vaudeville pugliese. (Liberoquotidiano.it)

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Caro Merlo, dopo gli scandali di Puglia e Piemonte, Elly Schlein ha stabilito un “codice etico” per i candidati del Pd. (la Repubblica)

«Fino a dove vuole arrivare? Se andiamo avanti così allora meglio lasciare che si schianti da sola…». Soprattutto sono in tanti a contestare la linea difensiva, attendista, anzi, passiva della leader, Elly Schlein, nei rapporti quotidiani con quello che dovrebbe essere il principale alleato ma che in realtà è il primo nemico. (Panorama)

Dal Nord al Sud, dal Piemonte alla Puglia, vengono al pettine nodi di fondo rimossi per troppo tempo, elusi, polvere messa sotto il tappeto nella speranza di poter passare oltre. (La Repubblica)

Mettersi a fare le pulizie di casa in prossimità di un’elezione, le europee dell’8-9 giugno, non è il massimo. (L'HuffPost)

Alla fine della fiera del Sud, è Elly Schlein a rimanere col cerino in mano: le conseguenze dell'affaire Puglia sono talmente smaccate che tutti concordano sul fatto che il vero obiettivo della manovra di Giuseppe Conte sia lei. (Secolo d'Italia)

La disfida elettorale in vista delle Europee oramai è un carnevale carioca, ogni giorno protagonisti e comparse indossano una boutade diversa pur di farsi notare e tuttavia da qualche giorno sta affiorando una novità più corposa delle altre ed è una doppia novità: alla sinistra e alla destra del Pd stanno crescendo due liste – gli Stati Uniti d’Europa e Sinistra-Verdi – che paiono capaci di rispondere a quell’ansia di voto utile che circola tra diversi elettori “dalle parti” del Pd, elettori che, per opposte ragioni, si stanno scoprendo insoddisfatti dal partito di Elly Schlein (L'HuffPost)