Teheran minaccia ancora: "Pronti a usare un'arma mai utilizzata prima"

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Nella spasmodica attesa della risposta di Israele all'attacco di sabato notte, gli avvertimenti di Teheran non sono tardati ad arrivare: "Siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai utilizzato", facendo evidente riferimento all'arma (o alle armi) atomiche. L'ombra della minaccia nucleare Lo ha detto Abolfazl Amouei, portavoce del Comitato di Sicurezza Nazionale del parlamento iraniano, in merito alla risposta a un eventuale attacco di Israele contro Teheran. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Un concerto che ha visto la presenza di un’orchestra multiculturale, formata da musicisti di 18 nazionalità diverse, ad accompagnare Cristiana Pegoraro al pianoforte, e la musica come linguaggio universale, strumento di dialogo portatore di speranza della pace tra i popoli. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ll 14 aprile, poche ore dopo l’attacco ai cieli di Israele, Mohammad Jamshidi, il vice politico del presidente iraniano Ebrahim Raisi, ha condensato in un tweet il senso di un passaggio cruciale nella storia dell’Iran post-khomeinista: «L’era della pazienza strategica è finita — ha scritto —, la strategia israeliana di “guerra tra le guerre” è stata sconfitta. (la Repubblica)

Gli israeliani non hanno nulla da imparare: sono sempre stati maestri nel settore e da decenni tengono aggiornati gli elenchi dei possibili siti da colpire in numerose nazioni, a cominciare proprio dall’Iran. (la Repubblica)

A cura di Davide Falcioni Dopo l'attacco subito sabato notte, il primo sul proprio territorio, Tel Aviv ha annunciato nei giorni scorsi una risposta e diversi erano stati gli scenari ipotizzati dagli analisti militari: alcuni ritengono che lo stato ebraico potrebbe condurre un cyber attacco alle infrastrutture iraniane, in primis quelle di sviluppo del programma nucleare. (Fanpage.it)

CAPRI — Nuove sanzioni a Teheran, per inviare un avvertimento all’Iran e un segnale politico a Israele. Altre restrizioni sul regime degli ayatollah come strumento di dissuasione dall’escalation militare, anche nel tentativo di persuadere lo Stato ebraico a evitare una contro-rappresaglia massiccia. (la Repubblica)

Per quanto si possa ritenere credibile quello che viene detto dagli Ayatollah iraniani, per loro l'offensiva contro Israele si è già conclusa. Adesso però la Repubblica islamica è in attesa di una reazione da parte di Tel Aviv e mentre l'Occidente invita alla calma e cerca di frenare Netanyahu, Teheran replica con un mix di prudenza e minacce. (ilGiornale.it)