Eni, 30 anni di attacchi dal Pm che nessuno riesce a fermare

Il Riformista ECONOMIA

Anche per Scaroni – che era stato assolto già in primo grado – la richiesta dei Pm dell’appello era pesantissima: più di sei anni.

Scaroni, negli anni dell’Eni, è stato quasi un ministro degli esteri.

Chi è Paolo Scaroni si sa.

Paolo Scaroni è stato assolto.

Se la cavò bene, si rialzò, tornò ai vertici delle aziende pubbliche e private, perché le sue capacità sono sempre state indiscusse, ma sempre – sempre – con i Pm alle calcagna. (Il Riformista)

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Quest’ultima, secondo la procura, non ha eseguito attività di consulenza tali da provare l’avvenuto pagamento dei 197 milioni di euro. Azioni Saipem in osservazione dopo la pronuncia della seconda Corte d’Appello di Milano (Money.it)

I rappresentanti dell'accusa, il sostituto Pg Massimo Gaballo e il pm Isidoro Palma, avevano chiesto una condanna a 6 anni e 4 mesi per Paolo Scaroni, ex numero uno di Eni e attuale presidente del Milan, per corruzione internazionale. (la Repubblica)

Dopo tre assoluzioni, possiamo finalmente mettere la parola fine a questa complicata vicenda», ha dichiarato l'avvocato Enrico de Castiglione, legale dell'ex numero uno di Eni. «Non ce lo aspettavamo, ma ci speravamo perché da sette anni sosteniamo con forza l’assoluta estraneità di Saipem dall’accusa di corruzione internazionale», esulta il difensore della società, l’avvocato Enrico Giarda. (La Stampa)

I giudici della Corte d'Appello di Milano sostengono che " il fatto non sussiste " e richiama l'insufficienza di prove. La Corte d'Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati accusati di corruzione internazionale. (ilGiornale.it)

I giudici, inoltre, hanno anche revocato la confisca di 1980 milioni di dollari a carico di Eni e Saipem, somma pari alla presunta maxi tangente versata in Algeria. I giudici hanno anche assolto tutti gli altri imputati “perché il fatto non sussiste”. (Il Riformista)

Confermata l'assoluzione per il manager Eni Antonio Vella, ex responsabile del gruppo per l'area del Nord Africa. Siamo molto soddisfatti", è il primo commento a caldo dei difensori di Eni. (Adnkronos)