AstraZeneca ancora nella bufera

Corriere del Ticino ECONOMIA

Di fatto, sono centinaia di migliaia gli italiani che – dopo la prima dose di AstraZeneca

Perché fra notizie contrastanti, strumentali accuse politiche e una comunicazione istituzionale poco limpida, la confusione è totale.

C’è addirittura chi, come il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha vietato l’inoculazione di ogni tipo di preparato vettoriale (come appunto AstraZeneca) a tutte le fasce d’età. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altre testate

“La fonte della disinformazione – spiega l’ente regolatorio Ue – è stato un articolo pubblicato su un quotidiano italiano, che citava erroneamente uno dei nostri esperti. Da allora l’articolo è stato rivisto e abbiamo anche chiesto una correzione formale. (Padova News)

Nonostante il parere perentorio del Cts espresso appena tre giorni fa , non cambiano le raccomandazioni dell’Ema (agenzia europea per i medicinali) su AstraZeneca. Per Ema 'il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione. (La Pressa)

Può essere somministrato anche agli under 60. «Il bilancio rischi-benefici - si legge nella nota - resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione». (risorgimentonocerino.it)

Se le nostre raccomandazioni dovessero cambiare – si legge ancora nella nota – l’Ema lo comunicherà in maniera trasparente e pro-attiva ai media e al pubblico AgenPress – La posizione dell’Ema su AstraZeneca non è cambiata: “Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione”. (Agenpress)

Mentre in Italia sono state bloccate le somministrazioni del vaccino di AstraZeneca per chiunque sotto i 60 anni, l’EMA si è espressa nuovamente su tale trattamento. I rischi si conoscono già da diversi mesi, da quando c’è stato il primo blocco a livello europeo. (FocusTECH)

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha comunicato che il vaccino Astrazeneca “resta autorizzato per tutte le popolazioni”. Anche su Johnson & Johnson esiste una raccomandazione e sarebbe opportuno che le regioni le seguissero”. (In Terris)