The Movie Critic cancellato: Tarantino rinuncia all'ultimo film!

Doveva essere il film dell’addio, la summa di un’intera carriera, la pellicola che avrebbe (ulteriormente) inserito Quentin Tarantino alla storia della settima arte. Invece (per ora) The Movie Critic rimarrà solo un’idea nella mente iper-cinetica del suo creatore. Secondo quanto riporta Deadline infatti, il film, che sembrava in fase avanzata di sviluppo, non si farà. Almeno per ora e, almeno, non secondo le idee che regista, addetti ai lavori e pubblico si erano fatti del progetto. (CiakClub)

Su altri giornali

The Movie Critic non sarà il suo ultimo film Cosa potrebbe fare il regista in futuro (Virgilio Notizie)

Quentin Tarantino cambia idea: The Movie Critic non si farà. Il regista noto per film iconici come Le iene e Pulp Fiction, aveva annunciato il progetto per il suo ultimo e decimo film, ma all’ultimo momento il cambio di programma. (Trash Italiano)

Secondo quanto riportato da Deadline, Quentin Tarantino avrebbe abbandonato "The Movie Critic", considerato che decimo e ultimo film prima del ritiro. (Fanpage.it)

Cannes 2024, Paolo Sorrentino torna in concorso con Parthenope Cosa sappiamo del film Al Festival di Cannes 2023, Tarantino aveva fornito nuovi dettagli sulla pellicola: sarebbe stata ambientata a Los Angeles nel 1977, anno in cui uscì uno dei suoi film di culto, di cui parla anche nel memoir Cinema Speculation, ovvero Rolling Thunder di John Flynn. (ilmessaggero.it)

Il motivo? Avrebbe semplicemente cambiato idea. Quentin Tarantino ha deciso di abbandonare quello che sarebbe dovuto essere il suo decimo e ultimo film, The Film Critic: “Ha semplicemente cambiato idea" - è stato riferito a Deadline. (R101)

Tralasciando il fatto che il regista non aveva rivelato dettagli sulla trama - erano stati molti giornali a dire che il film sarebbe stato ambientato nella Los Angeles degli anni Settanta e avrebbe avuto al centro della storia un famoso critico cinematografico, anche se all'inizio pareva che si trattasse di Pauline Kael, celebre firma di punta del New Yorker che nel 1979 ottenne anche un breve incarico da consulente per la Paramount Pictures -, eravamo comunque tutti abbastanza certi che Tarantino avrebbe portato a termine il suo progetto, anche perché pareva che fosse tutto organizzato. (Vanity Fair Italia)