Medio Oriente, l’economista Magnani: «Si rischia un’escalation incontrollabile e un forte ripiegamento dell’economia»

Il Mattino di Padova ESTERI

«L’attacco a Israele partito da territorio iraniano, con il lancio di centinaia di droni e decine di missili, e la risposta di Tel Aviv dopo qualche giorno rischiano di innescare un’escalation incontrollabile in questo conflitto. Un ulteriore segnale dello scollamento del mondo». Ne è convinto Marco Magnani, economista alla Luiss di Roma e all’università Cattolica a Milano, che ha appena pubblicato il volume “Il Scollamento. (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre testate

E adesso cosa succede? Il conflitto in Medio Oriente si allarga. La risposta militare di Israele non deve coinvolgere i siti nucleari iraniani, questo il monito degli Stati Uniti e degli alleati occidentali. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Manifestanti iraniani in un corteo anti-Israele a Tehran, 19 aprile 2024. Ansa EPA/ABEDIN TAHERKENAREH L’attuale svolgimento del conflitto in Medio Oriente sembra evidenziare atteggiamenti da parte dei governi poco maturi. (Città Nuova)

La prima partita, quella più evidente, la stanno giocando Israele e Usa, e ancor più Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Nell’anno della seconda sfida con Donald Trump, Biden non vuole passare per il presidente che abbandona Israele ma nemmeno per quello che asseconda gli istinti sanguinari di Netanyahu e di un Governo dominato (anche prima del 7 ottobre e dei massacri di Hamas) da un manipolo di estremisti. (L'Eco di Bergamo)

La prova di forza del regime degli ayatollah nei confronti di Israele costituisce il primo attacco militare portato direttamente contro Gerusalemme. L’Iran sta facendo sul serio? (ilGiornale.it)

Mimmo Srour ospite di Grandangolo: Il Capoluogo torna a parlare della guerra in Medio Oriente. Lo scenario della crisi israelo-palestinese è ancor più instabile dopo l'inserimento dell'Iran. Si inizia alla fine, per poi procedere a ritroso. (Il Capoluogo)

Come c’era da immaginarsi, la risposta israeliana all’Iran non si è fatta aspettare, una azione limitata, rapida è precisa. Accompagnata da una manipolazione mediatica, secondo cui gli Usa hanno accettato il piano israeliano per invadere Rafah in cambio della promessa di non attaccare l’Iran, l’inganno è fatto, e forse concertato fra le parti interessate. (Contropiano)