Concessionaria del capoluogo evade 6 milioni di euro. Denunciato il titolare

Primonumero ECONOMIA

Nel 2017, l’imprenditore ha dichiarato 100 mila euro invece che i reali 2 milioni e 800 mila euro di guadagno.

Mentre per il 2018 non ha inoltrato alcuna relazione fiscale a fronte di un volume d’affari equivalente a 3 milioni di euro.

Anche nel caso specifico, analizzato dagli uomini della Finanza, il titolare dell’azienda di autoveicoli era solito acquistare mezzi di provenienza intracomunitaria che successivamente commercializzava sul territorio molisano non dichiarando le imposte dirette al fisco. (Primonumero)

Su altri giornali

Al termine delle attività ispettive, le fiamme gialle genovesi hanno segnalato alla Procura della Repubblica del capoluogo ligure i due soggetti per il reato di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi da parte delle due società “esterovestite” che, nel periodo dal 2014 al 2019, hanno sottratto al fisco italiano redditi per circa 21 milioni di euro, omettendo il pagamento delle imposte per oltre 5,5 milioni di euro. (LaVoceDiGenova.it)

Parte dei proventi illeciti accumulati dal professionista, pari a circa 2 milioni di euro, era stata reinvestita nell’acquisto di immobili, imbarcazioni, automobili, oltre che in imprese e attività finanziarie estere. (Vivere Italia)

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I finanzieri della compagnia della Guardia di Finanza di Campobasso, all’esito di accertamenti economico-finanziari, hanno scoperto una frode fiscale, con sommerso d’azienda, per 6 milioni di euro. Sotto accertamenti un’azienda che opera nel settore del commercio di autoveicoli. (Molise Network)

Lotta all’evasione con l’intelligenza artificiale. Il progetto mira sostanzialmente a valorizzare l’enorme patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate, rispettando sia la privacy che il contraddittorio con il contribuente. (Punto Informatico)

Il segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti, Achille Coppola, ha affermato che l’Amministrazione finanziaria italiana è una delle più tecnologicamente avanzate a livello mondiale. È quindi comprensibile che nel piano di digitalizzazione della PA si dia la priorità ad altri settori. (Ipsoa)