Aspi, l'Avvocatura sconsigliò la revoca: «Rischio risarcimento integrale»

Il Messaggero ECONOMIA

Così scrisse la ministra del Trasporti nella lettera riservata inviata al premier, citando il parere dell'Avvocatura dello Stato sul rischio di un risarcimento di 23 miliardi ipotizzato dalla società in caso di revoca della concessione.

Così la ministra dei Trasporti Paola De Micheli nella lettera inviata al Conte.

La notizia arriva a poche ore dal Consiglio dei ministri chiamato a decidere sulla revoca della concessione. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Quattro mesi durante i quali nulla è stato deciso, piuttosto il quadro si è semplicemente ulteriormente deteriorato. L’organo legale dunque non boccia sonoramente l’ipotesi di revoca ma consiglia di andarci con i piedi di piombo e tutto sommato sembra suggerire la strada dell’accordo negoziale. (Il Sole 24 ORE)

La notizia arriva a poche ore dal Consiglio dei ministri chiamato a decidere sulla revoca della concessione. Così scrisse la ministra del Trasporti nella lettera riservata inviata al premier, citando il parere dell'Avvocatura dello Stato sul rischio di un risarcimento di 23 miliardi ipotizzato dalla società in caso di revoca della concessione. (Il Messaggero)

Questioni che non appaiono di facile soluzione e che inevitabilmente frenano chi vorrebbe procedere sulla strada della revoca. «A meno che – sibilano dal Pd – Conte non voglia arrivare al voto in Parlamento e sondare nuovi assetti di maggioranza (La Stampa)

Da quel 13 marzo di mesi ne sono passati quattro: qualcuno ha voluto prendere (o perdere, dipende dai punti di vista) tempo. Per due anni il Movimento 5 Stelle ha promesso l’allontanamento di Autostrade, ma in questi 24 mesi di risultati non ne sono ancora arrivati. (ilGiornale.it)

Più del triplo rispetto a quei 7 miliardi che il Governo ha indicato nel decreto Milleproroghe, abbassando unilateralmente il tetto del risarcimento ad Autostrade. Anche in questo caso la ministra riporta un passaggio del parere dell’organo legale: ”... (L'HuffPost)

Ciò sotto il duplice profilo delle possibili conseguenze economiche - oggetto delle valutazioni giuridiche oggetto del presente parere - e dell’esistenza di un prevalente interesse pubblico alla cessazione del rapporto concessorio, anche alla luce delle effettive prospettive di immediato esercizio da parte di diversi gestori della rete autostradale". (Adnkronos)