Quando arriva l'autonomia differenziata delle Regioni: tensioni tra FI e Lega sui tempi della riforma

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Le opposizioni hanno presentato circa 2400 emendamenti al ddl Calderoli che introduce l'autonomia differenziata per le Regioni. La riforma, cara alla Lega e contestata soprattutto dalle Regioni del Sud, è in commissione Affari costituzionali alla Camera. Dovrebbe arrivare in Aula e affrontare i primi voti prima delle europee, ma i tempi si stanno allungando. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’elezione diretta del premier avanza: ieri la commissione Affari costituzionali del Senato ha concluso il voto degli emendamenti al ddl Casellati e martedì sarà eletto il relatore. E il giorno dopo la seconda lettura, promette il presidente della commissione Alberto Balboni (FdI), si «approverà la legge elettorale». (Corriere della Sera)

Intanto sul provvedimento bandiera della Lega - nonostante nessuno nel centrodestra abbia presentato come da accordi proposte di modifica - si registra ancora una volta il dualismo tra il partito di Salvini e Forza Italia. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Sul provvedimento bandiera della Lega - nonostante nessuno nel centrodestra abbia presentato come da accordi proposte di modifica - si registra ancora una volta il dualismo tra le accelerazioni del partito di Salvini e le frenate di Forza Italia. (Il Sole 24 ORE)

Corsa contro il tempo per l’approdo in Aula dell’Autonomia alla Camera: la commissione Affari Costituzionali sarà probabilmente costretta, di conseguenza, a lavorare anche nei giorni del weekend del 25 aprile per riuscire a completare l’esame del provvedimento. (Gazzetta del Sud)

La battaglia sull’Autonomia dilania ogni giorno di più la maggioranza. Ieri si è consumato un altro passaggio sofferto: Forza Italia, con il capogruppo Paolo Barelli e il presidente della commissione … (la Repubblica)

Ieri alle 12 in Commissione Affari costituzionali della Camera scadeva il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl Calderoli, i partiti d’opposizione avevano già annunciato che ne avrebbero presentati molti. (il manifesto)