Petrolio, Tabarelli: "Situazione delicata ma mai come la crisi del gas"

LAPRESSE ESTERI

Il presidente di Nomisma Energia commenta con LaPresse le preoccupazioni su una possibile crisi a fronte delle sanzioni verso l'Iran La guerra in Medioriente e il coinvolgimento dell’Iran preoccupano la politica internazionale ma non solo. L’allarme si espande anche al settore energetico. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, commenta con LaPresse le paure su una possibile crisi del petrolio a fronte delle sanzioni verso Teheran (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri media

Gli Stati Uniti non rinnoveranno una licenza che scadrà giovedì e che aveva ampiamente allentato le sanzioni petrolifere del Venezuela, passando a reimporre misure punitive in risposta al mancato rispetto di alcuni impegni elettorali da parte del presidente Nicolas Maduro: lo hanno riferito alti dirigenti Usa. (Il Messaggero Veneto)

“Se saranno applicate ulteriori sanzioni all’Iran, sia in campo militare, sia principalmente nella limitazione dell’esportazione di greggio, verranno a mancare sul mercato circa 1,2 milioni di barili al giorno, che, su scala mondiale, non sono pochi e, nel contempo sarà compromesso l’export iraniano con possibili ricadute su prezzi del greggio e il pericolo di una crisi energetica europea, come vissuta con la Russia. (LAPRESSE)

WASHINGTON (Alto Adige)

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Il ritorno delle sanzioni petrolifere al Venezuela, l'ipotesi - al momento in stand-by - di misure aggiuntive anche sul greggio iraniano. In poche ore il petrolio torna al centro delle tensioni internazionali per ragioni geopolitiche per due Paesi membri dell'Opec ma esclusi dai tagli decisi dall'organizzazione dei produttori di petrolio. (L'HuffPost)