Il giorno della Fed: tra inflazione e Treasury, il difficile equilibrio di Powell. Ecco cosa si aspetta il mercato e quali conseguenze

la Repubblica ECONOMIA

MILANO – Il mercato si prepara alle decisioni della Federal Reserve con un occhio non solo ai tassi, ma anche al programma di riduzione del bilancio (quantitative tightening) della Banca centrale americana. Sul versante del costo del denaro, non sono attese novità. Ma ovviamente nelle sale operative si aspettano le indicazioni del presidente Jerome Powell per scorgere qualche segnale sul futuro. Le disamine degli addetti ai lavori alla vigilia del responso di Washington convergono nello spingere sempre più in là la prima riduzione del costo del denaro. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Negli ultimi mesi c'è stata una mancanza di progressi verso l'obiettivo del 2%», afferma la Fed nel comunicato diffuso al termine della due giorni di riunione. Il mercato del lavoro resta solido, e il tasso di disoccupazione basso. (Corriere del Ticino)

Fed: da giugno rallenta riduzione bilancio, tetto Treasury scende a 25 mld $ (Il Sole 24 ORE)

La Fed lascia i tassi di interesse invariati. Il costo del denaro resta fermo fra il 5,25% e il 5,50%. La Fed afferma che è "impegnata" a far tornare l'inflazione al 2%, ma negli ultimi mesi c'è stata una mancanza di progressi verso il target. (Sky Tg24 )

La Federal Reserve, come ampiamente previsto, ha lasciato invariati i tassi di interesse USA, in risposta ad una inflazione ancora troppo alta e ad una crescita che resta robusta. Al termine della due giorni, il FOMC ha deciso di mantenere l'intervallo obiettivo dei Fed Funds tra il 5,25% ed il 5,50%. (Finanza Repubblica)

I tassi d’interesse americani non si toccano perchè l’inflazione è ancora troppo alta. E’ il risultato della riunione del board della Fed, da cui nessuno, per la verità, si attendeva un taglio immediato dei tassi. (FIRSTonline)

La decisione è in linea con le attese degli analisti. Il Federal open market committee (Fomc), il braccio operativo della Federal Reserve sulla politica monetaria degli Stati Uniti, ha deciso di mantenere invariati i tassi d'interesse nella forbice tra il 5,25% e il 5,50%, il livello più alto dal 2001. (La Stampa)