Vini low alcol: l'Unione italiana vini chiede una disciplina fiscale ad hoc

Italia a Tavola ECONOMIA

I vini dealcolati rappresentano un'interessante opportunità di mercato per le cantine italiane. Il presidente dell'Uiv, Lamberto Frescobaldi, a Vinitaly ha sollecitato l'introduzione di una disciplina fiscale ad hoc ... (Italia a Tavola)

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Un bilancio positivo, ma anche un Vinitaly che guarda sempre di più al business, all'estero, e ai giovani e anche, in futuro, a uno spazio dedicato a un trend in ascesa: i prodotti no e low alcol. (Gambero Rosso)

Ai giovani piace, la Generazione Z pare sia pronta a farne un suo simbolo, il mercato potenziale è importante e in Italia le resistenze al vino dealcolato lo sono altrettanto. (Tiscali)

Vino no alcol? «Vediamo quale sarà la tendenza, ma non demonizziamo il vino e preserviamo le nostre tradizioni». Al Vinitaly 2024, che si è chiuso ieri, il tema della dealcolazione del vino, per la messa in commercio di prodotti che piacciono soprattutto ai mercati del Nord Europa, è stato tra i più trattati. (La Provincia Pavese)

Intervista di Lara Loreti L’esponente della Lega: “I prodotti senza alcol sono un’altra cosa: giusto intercettare un trend che funziona, ma chiamandoli con un altro nome, si rischia di confondere i consumatori”. (Repubblica TV)

A Verona Vinitaly e i de-alcolati sono stati sotto i riflettori. E nei bicchieri. Tra scetticismo e altrettante scommesse. Il Trentino vanta primati anche in questa ‘nuova frontiera’ di bevande collegate all’uva, con aziende locali da anni impegnate nel vinozeroalcol. (il Dolomiti)

Rientriamo da Verona con un’idea ben chiara: è finita l’epoca della feroce contrapposizione tra vino naturale e convenzionale. E ne è nata una nuova: la spaccatura tra vino tradizionale e dealcolato. Mai come in quest’edizione del Vinitaly si è avuta la netta percezione che il nemico fosse esterno al mondo del vino, una minaccia dai contorni ancora poco definiti. (Gambero Rosso)