Messina Denaro nelle vite degli altri: prestanome, documenti e nuove FOTO

Livesicilia.it INTERNO

Ecco la carta d'identità con cui se ne andava in giro PALERMO – Matteo Messina Denaro si è infilato nelle vite degli altri. Due prestanome li conosciamo. Il primo ad essere stato scoperto e arrestato è il geometra Andrea Bonafede, colui che ha dato la sua identità al padrino per farsi curare quando ha scoperto il tumore che lo ha portato alla morte. Un altro alias Ora se ne aggiunge un altro. Messina Denaro si è calato nei panni dell’architetto Massimo Gentile, arrestato nell’ultimo blitz della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altre fonti

/03/2024 13:40:00 Un tecnico radiologo dell'ospedale di Mazara del Vallo, Cosimo Leone (nella foto) è stato arrestato oggi nell'ambito delle indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro. Il boss stragista, ricercato per decenni, ha potuto usufruire di una sanità pubblica "efficientissima" grazie alla complicità di alcuni insospettabili, tra cui il tecnico Leone. (Tp24)

“Presto a Roma inizieranno le celebrazioni del Giubileo per cui è atteso l’arrivo di almeno 33 milioni di pellegrini: le preoccupazioni più grandi riguardano non l’accoglienza o la sicurezza, ma i rifiuti che tutta quella affluenza aggiungerà a una situazione già emergenziale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Emergono i dettagli sull'operazione che ha portato stamane all'arresto di tre insospettatbili incensurati che hanno avuto un importante ruolo nella lunga latitanza del boss defunto Matteo Messina Denaro (Prima Pagina Castelvetrano)

Spunta una nuova donna nella vita di Matteo Messina Denaro, una trapanese che avrebbe frequentato il capomafia nell'ultimo periodo della latitanza. La circostanza emerge dall'ultima indagine della Procura di Palermo che ieri ha portato all'arresto di tre fiancheggiatori del capomafia: l'architetto Massimo Gentile, il tecnico radiologo Cosimo Leone e l'operaio Leonardo Gulotta. (Tiscali Notizie)

Infine Leo Gulotta, terza pedina della rete segreta che aiutava il latitante Matteo Messina Denaro svelata ieri dai pm: agli occhi di tutti un giovane come tanti che andava in campagna, la vicinanza con i Luppino (papà autista del boss e i figli Vincenzo e Antonino tutti finiti in carcere) e apparentemente una vita normale. (CastelvetranoSelinunte.it)

La campagna, presentata dalla Presidente della MessinaServizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato, dal Sindaco di Messina Federico Basile e dal direttore generale della società Michele Trimboli, ha lo scopo di contrastare l’abbondono selvaggio dei rifiuti attraverso le fototrappole. (Normanno.com)