Petrolio: i produttori vogliono i tagli! - Materie Prime

Commodities Trading ECONOMIA

Gli ostacoli di certo non mancano: agire in questo momento richiederebbe un’azione diplomatica snella e complessa al tempo stesso in un momento in cui il principale nemico dei governi è il coronavirus e, inoltre, Donald Trump ha richiesto i tagli, ma nulla assicura che gli USA si uniranno alla contrazione produttiva.

Grafico WTI by Tradingview. Un meeting OPEC+ era stato programmato in fretta e furia per la giornata odierna, anche se è stato quasi immediatamente rimandato, mentre l’impatto del coronavirus continua a ridurre la domanda globale di greggio di circa il 33%; minacciati, sempre dal diffondersi del virus, milioni di posti lavoro ed anche i bilanci e la stabilità politica delle nazioni legate a filo doppio alle esportazioni di oro nero. (Commodities Trading)

La notizia riportata su altri media

In ogni caso la disponibilità c'è e si stanno vagliandoper arrivare ad unadi barili: vietaredi greggio, come accadeva in passato; sospendere la produzione di greggio nel, ufficialmente per motivi di tutela dei lavoratori,;a produzioni che si rivelerebbero "inefficienti" agli attuali prezzi del greggio. (Teleborsa)

La controllata statale Saudi Aramco ha dichiarato che continuerà ad inondare i mercati di greggio almeno sino al mese di maggio. Arabia Saudita (12 milioni di barili giornalieri nel mese di aprile). L’Arabia Saudita sta ritardando il rilascio del listino mensile dei prezzi del petrolio: il Regno attende di comprendere cosa accadrà al termine dell’incontro. (Commodities Trading)

Eppure, stando a quanto emerso nel weekend, il tanto atteso incontro che ha permesso al prezzo del petrolio di decollare venerdì, non ci sarà. Stando a quanto riportato dalla Cnbc e da altre fonti di stampa estera, però, proprio venerdì la tensione fra russi e sauditi è tornata a salire e il meeting OPEC è stato rimandato a giovedì 9. (Money.it)