Otto e Mezzo, Bocchino stronca la Todde: "Ci sarà un motivo se resta in testa"

Otto e Mezzo, Bocchino stronca la Todde: Ci sarà un motivo se resta in testa
Liberoquotidiano.it INTERNO

Alessandra Todde all'attacco del governo a Otto e Mezzo. Nella puntata andata in onda questa sera, giovedì 18 aprile, la neo-governatrice della Sardegna ha usato la solita retorica progressista e grillina per mettere nel mirino l'esecutivo. E lo fa usando la legge 194: "La domanda che mi faccio è: se c’è già l’applicazione della legge 194, perché proporre un emendamento? Perché cercare di modificare la legge? Quello che trovo inaccettabile e che mi preoccupa è che si continui a rifiutare il fatto che le donne possano decidere del proprio corpo, decidere in un momento così delicato cosa fare della propria vita. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Dico una cosa, sono madre, ho scelto di essere madre. (Vanity Fair Italia)

Per comprendere cosa ha spinto organizzazioni femministe, associazioni ‘pro choice’, rappresentanti della rete nazionale dei consultori a scendere in piazza per protestare contro questa scelta del governo, è necessario definire in breve cos’è il ‘piano nazionale di ripresa e resilienza’. (il Resto del Carlino)

L'Unione europea boccia l'Italia in relazione all’emendamento presentato da Fratelli d'Italia che intende utilizzare fondi del PNRR per i pro-life nei consultori per dissuadere le donne che vogliono abortire. (Il Sole 24 ORE)

Aborto in Italia, dal divieto alla Legge 194 del 1978

– Nel decreto del Pnrr dell’Italia ci sono alcuni "aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr" come ad esempio la legge sull'aborto. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per gli Affari economici, Veerle Nuyts, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo al dibattito in corso sulla legge 194 (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cagliari Nessun Paese della felicità, ma un’Italia più povera, con tanti giovani che non se la sentono di costruire una famiglia. «Le famiglie sono più povere e il precariato è aumentato – dice Todde -. (La Nuova Sardegna)

A seguito di una campagna dei Radicali fu proposto un referendum per abrogare le leggi proibitive, ma non si concretizzò. La Corte Costituzionale nel 1975 legittimò l'aborto per gravi motivi di salute. (ilmessaggero.it)