"Basta morti sul lavoro". La mobilitazione regionale è un grido contro la strage

LA NAZIONE INTERNO

Anche l’Umbria si è mobilitata in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per dire "Basta morti sul lavoro" dopo la tragedia di martedì nel Bolognese. Lo ha fatto con presì davanti alle Prefetture di Perugia e Terni. Nella regione il maggior numero di incidenti - spiegano i sindacati - si registrano nell’edilizia. "Purtroppo siamo da anni maglia nera per le morti e gli infortuni sul lavoro" ha detto la segretaria umbra della Cgil Maria Rita Paggio. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In piazza Libertà ci sono tutti i settori: commercio, industria, chimici, agroalimentare, tessili, servizi, bancari, edili, comunicazione e pensionati. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

ANSA (Avvenire)

Adesioni di oltre il 60% dei lavoratori di tutte le categorie del privato in provincia di Udine, allo sciopero di otto ore - per i metalmeccanici, in altri comparti di 4 ore - indetto da Uil e Cgil a livello nazionale per riportare l'attenzione del governo sui temi più urgenti da affrontare in tema di lavoro. (Il Messaggero Veneto)

Così hanno definito i sindacati Cgil e Uil Marche, la strage sui luoghi di lavoro: nel 2023 sono state 28 le vittime nelle Marche e dietro i freddi numeri ci sono storie di vite interrotte e di famiglie distrutte. (corriereadriatico.it)

Bergamo. “Abbiamo firmato un contratto di lavoro, non di morte”: è uno dei cartelli comparsi tra la folla degli oltre 300 lavoratori e sindacalisti riuniti oggi pomeriggio in via Tasso a Bergamo, di fronte alla Prefettura, per partecipare a un presidio nel giorno dello sciopero generale. (BergamoNews.it)

“La sicurezza non si tocca, la difenderemo con la lotta”: con questo slogan Cgil e Uil sono scese in piazza questa mattina (giovedì 11) per lo sciopero delle categorie degli edili e dei metalmeccanici, la più colpite da morti bianche, cioè da incidenti sul lavoro. (La Stampa)