In Georgia come al Maidan ucraino, esplodono le proteste pro Ue

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Le Georgia è stata travolta da un'ondata di manifestazioni di protesta pro europee, che ricordano quelle del Maidan in Ucraina, scatenate da una controversa proposta di legge sugli "agenti stranieri" che l'opposizione denuncia come autoritaria. Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Le Nazioni Unite hanno espresso grave preoccupazione per l'escalation di violenza in Cisgiordania, chiedendo che le forze di sicurezza israeliane smettano "immediatamente" di sostenere gli attacchi dei coloni contro i palestinesi nel territorio occupato. (raiplaysound.it)

Bruxelles – Non mollano il colpo i cittadini georgiani e, a nemmeno una settimana dal ritorno nelle piazze della capitale Tbilisi, la protesta si allarga a oltre diecimila manifestanti che si oppongono al controverso progetto di legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’ prima del ritorno alle urne il prossimo 26 ottobre. (EuNews)

Il Parlamento georgiano ha approvato in prima lettura una controversa legge sull'influenza straniera, paragonata dai suoi critici a una legge russa repressiva sugli "agenti stranieri" e causa di grandi manifestazioni nel Paese caucasico. (Il Messaggero Veneto)

È l’emendamento che obbliga media, ong, organi d’informazione e movimenti civili a registrarsi in un elenco di “agenti stranieri” se il 20% dei loro fondi arriva dall’estero. In Georgia la chiamano tutti così: “La legge russa”. (Il Fatto Quotidiano)

I cittadini georgiani hanno scelto di ribellarsi nuovamente all'ingerenza russa, attraverso eroiche manifestazioni popolari e proteste che mirano a bloccare l'approvazione della controversa legge sugli agenti stranieri, che se divenisse vigente, riterrebbe illegali tali tutte le organizzazioni non commerciali o i media che ricevano più del 20% dei propri finanziamenti dall'estero. (Italia Oggi)

Questo il significato della norma approvata ieri dal parlamento di Tblisi in prima lettura, definita degli «agenti stranieri». Una legge che allontana la Georgia dall'Europa e la avvicina a Mosca. (ilGiornale.it)