Ponte sullo Stretto, chieste 239 integrazioni. Pichetto rassicura: procedura normale

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Una normale procedura interministeriale diventa oggetto di strumentalizzazione con l'attuale opposizione di governo. È quanto sta accadendo in queste ore per le comunicazioni che stanno intercorrendo tra il ministero dell'Ambiente e quello delle Infrastrutture per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. E stato reso noto, infatti, che la Commissione Tecnica Via-Vas (CTVia) ha richiesto, 239 integrazioni sul progetto, effettuando alcune osservazioni al ministero competente la sua costruzione. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Lombardia è la regione più colpita con 17 vittime, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna, Campania e Sicilia. (Il Giornale d'Italia)

“Ponte sullo Stretto: stop a nuovo ecomostro”. Sulla grande opera interviene il segretario regionale del Partito democratico, capogruppo nella Commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo: “Il ponte sullo stretto è un’opera dispendiosa, non condivisa con le comunità locali su cui il governo ha messo in atto procedure poco chiare che gettano ombra anche sulle soluzioni tecniche proposte. (Tempo Stretto)

Perché noi attualmente stiamo percorrendo due procedure in parallelo: la valutazione di impatto ambientale e la conferenza di servizi». «Non c’è nessuna pietra tombale, non c’è nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti, non soltanto uno. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Tutti termini tecnici per dire una cosa sola: il progetto del Ponte sullo Stretto va integrato con nuovi elementi di analisi necessari al lavoro della Commissione Via-Vas del Mase presieduta da Massimiliano Atelli. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Lo ha detto lunedì scorso il presidente del M5S Giuseppe Conte a Messina, a chiusura dell’incontro con i comitati No ponte che ha visto una grande partecipazione di cittadini e di numerosi rappresentanti M5S siciliani a tutti i livelli istituzionali. (CorrierediRagusa.it)

Troppi sono infatti gli errori commessi in questi dieci mesi, per molti dei quali in più occasioni abbiamo richiamato l’attenzione, che però sembrano non preoccupare assolutamente l’amministrazione”. (Frosinone News)