"Uomo di fede sempre a servizio degli ultimi"

LA NAZIONE INTERNO

Il mondo cattolico e laico plaude alla nomina di don Gherardo Gambelli ad arcivescovo di Firenze. "Sempre accanto agli ultimi, con una grande esperienza da missionario e da prete dei carcerati di Sollicciano, è in linea con l’anima più vera della nostra città, dove abbiamo e difendiamo una comunità solidale": evidenzia il sindaco Nardella. "Auguriamo a lui, uomo di profonda fede ed esperienza missionaria, di portare avanti con zelo il compito di guida pastorale nella nostra amata Firenze. (LA NAZIONE)

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Don Gambelli (in piedi) e l'arcivescovo uscente, il cardinale Betori - Ceredani (Avvenire)

ANSA (Avvenire)

Con il pensionamento del cardinale Giuseppe Betori, è stata annunciata ufficialmente la nomina di un parroco missionario a Firenze, segnando un cambiamento significativo in quanto la città non avrà più un cardinale alla sua guida. (ilmessaggero.it)

Le prime parole del designato arcivescovo Gambelli sono state: «Spero di poter spingere per una chiesa vicina alle periferie perché è così che si vive la pienezza del Vangelo”. Don Gambelli parroco di Sollicciano, parroco degli ultimi degli ultimi, sale alla guida della Chiesa di Firenze e della Toscana. (gonews)

Gherardo Gambelli, che è nato a Viareggio ed ordinato presbitero nel 1996, cappellano del carcere di Sollicciano dallo scorso anno quando è rientrato a Firenze dopo 12 anni trascorsi come missionario in Ciad, che ha ringraziato il papa per la nomina: “Sento di poter dire che la scelta di un prete di Firenze è un segno grande di stima e di fiducia da parte del Vescovo di Roma nei confronti di tutta la nostra diocesi”. (korazym.org)

C’è emozione al Ponte Rosso per la nomina ad arcivescovo di don Gherardo Gambelli, parroco della Madonna della Tosse: un prete di una piccola parrocchia, con un cammino incentrato sulla carità verso gli emarginati, gli ultimi, le periferie del mondo, alla guida di una diocesi importante come Firenze, è un segnale forte, in linea con quella Chiesa in uscita auspicata dal Pontefice; ma che la scelta ricadesse proprio sul sacerdote del proprio rione – per la verità ancora poco conosciuto perché titolare della parrocchia appena da settembre – questa sì che è una sorpresa. (LA NAZIONE)