C’era una volta in Bhutan: al cinema la storia delle prime elezioni democratiche nel paese più felice del mondo

Il regista Pawo Choyning Dorji, già candidato all’Oscar per il miglior film internazionale, racconta il suo paese in C’era una volta in Bhutan, una commedia ironica e brillante che arriva al cinema il 30 aprile. Ci sono gesti che diamo per scontati: accendere la televisione, connetterci a internet, andare a votare. In realtà, di scontato non c’è nulla: sono tutte conquiste. All’inizio degli anni Duemila, mentre in occidente le comodità e i diritti della modernità sono ampiamente sdoganati, il Bhutan decide, ultimo paese in assoluto, ad aprirsi al mondo esterno attraverso la tv e internet. (LifeGate)

La notizia riportata su altri giornali

Vi spieghiamo perché non dovreste perderlo. (ComingSoon.it)

Già con Lunana – Il villaggio alla fine del mondo Dorji aveva conseguito un traguardo che pochi – se non addirittura, nessuno – prima di lui erano stati in grado di raggiungere: cioè dare corpo sul grande schermo agli usi e i costumi di una popolazione, come quella dei territori agresti buthanesi, che non sapeva neanche cosa il cinema fosse (dal punto di vista tecnologico) o cosa rappresentasse da una prospettiva socio-culturale. (Sentieri Selvaggi)

Nei cinema italiani con Officine UBU “The Monk and the Gun”, il nuovo film di Pawo Choyning Dorji, il regista buthanese del film candidato all’0scar Lunana: Il villaggio alla fine del mondo. C’era una volta in Buthan: trailer e clip in italiano del nuovo film del regista di “Lunana” (Al cinema dal 30 aprile) (Cineblog)

Nel 2005 in Bhutan si sono tenute delle finte elezioni. Una simulazione di elezione in un paese che non ne aveva mai avute ma doveva prepararsi ad averne, perché tre anni dopo il monarca avrebbe rinunciato al suo ruolo e lo stato sarebbe diventata una democrazia. (BadTaste.it Cinema)

Guarda l'inizio (MYmovies.it)

Descrizione C’era una volta in Bhutan (Fondazione Stensen)