Patto Ue sui migranti, Bartolo (Pd): «La situazione peggiorerà nei Paesi di primo ingresso. Perché Meloni non ha protestato?» – L’intervista

Open INTERNO

Da Bruxelles – Sono i giorni dell’analisi della “sconfitta” per Pietro Bartolo, eurodeputato dem ed ex medico di Lampedusa. Due giorni fa il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo al nuovo Patto migrazione e asilo. Un insieme di norme che prevedono controlli più rigidi alle frontiere, conferma la responsabilità del Paese di primo ingresso nell’esame delle richieste di asilo (ciò significa che l’anima di Dublino rimane dov’è), ma introduce un meccanismo di solidarietà “obbligatoria”. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Le nuove regole includono un meccanismo di solidarietà obbligatoria durante le emergenze, che impone ai paesi diversi da quelli di approdo di accogliere migranti o di contribuire economicamente. Tuttavia, la gestione della domanda di asilo rimane responsabilità del paese di sbarco. (Stranieri in Italia)

Come dovrebbero essere le cose, allora? Per capirlo sono tornato a scuola. Alle elementari. Un istituto per mille e rotti ragazzini a Barriera di Milano, la periferia multietnica di Torino. Via Santhià, Istituto comprensivo statale Aristide Gabrielli. (La Stampa)

Così l’europarlamentare del M5S Laura Ferrara, in merito al voto finale del Parlamento europeo sul nuovo Patto per la Migrazione e l’Asilo.xf4/sat/gsl] (Tiscali Notizie)

“Un compromesso al ribasso sui diritti e sui valori della solidarietà e dell’accoglienza che tradisce le radici solidali costitutive della comune storia d’Europa”. E’ duro il giudizio delle Acli sul Patto Ue sull’asilo e la migrazione approvato ieri dal parlamento europeo “che – spiega l’associazione in una nota – di fatto riscrive le leggi Ue sulle migrazioni”. (varesenews.it)

giovanile di Fratelli d’Italia, ha preso parte alla plenaria di Bruxelles che aveva ad oggetto il Patto Mercoledì 10 aprile una delegazione di militanti della Gioventù nazionale Crotone, movimento (Il Crotonese)

La riforma, ha aggiunto, “non interviene per risolvere il problema dell’eccessivo onere nell’accoglienza dei Paesi di primo ingresso, come l’Italia”. xf4/sat/gsl (TuttOggi)