Dealcolati, un milione di nuovi consumatori italiani è interessato

Food ECONOMIA

In Italia il 36% dei consumatori è interessato a consumare bevande dealcolate; negli Stati Uniti, incubatore di tendenze specie tra i giovani, il mercato “Nolo” (no e low alcohol) vale già un miliardo di dollari. “Ma l’Italia in questo caso gioca un ruolo residuale, perché – contrariamente a quanto già succede da due anni tra i colleghi nell’UE – non è ancora possibile per le imprese elaborare il prodotto negli stabilimenti vitivinicoli e non sono state fornite indicazioni agli operatori sul regime fiscale. (Food)

La notizia riportata su altre testate

Maurizio Danese amministratore delegato di Veronafiere, mette sul tavolo l'immagine di un Vinitaly che non si pone solo come una vetrina della produzione italiana, ma anche come luogo di dibattito e di valorizzazione del nostro vino. (Gambero Rosso)

Rientriamo da Verona con un’idea ben chiara: è finita l’epoca della feroce contrapposizione tra vino naturale e convenzionale. E ne è nata una nuova: la spaccatura tra vino tradizionale e dealcolato. Mai come in quest’edizione del Vinitaly si è avuta la netta percezione che il nemico fosse esterno al mondo del vino, una minaccia dai contorni ancora poco definiti. (Gambero Rosso)

Verona. Vino no alcol? «Vediamo quale sarà la tendenza, ma non demonizziamo il vino e preserviamo le nostre tradizioni». (La Provincia Pavese)

Video di Davide Cavalleri Intervista di Lara Loreti (Repubblica TV)

Fenomeno de-alcolati, bevande zuccherine da non chiamare vino. Il mercato li apprezza e in Trentino ci sono avanguardie interessanti (il Dolomiti)

Ai giovani piace, la Generazione Z pare sia pronta a farne un suo simbolo, il mercato potenziale è importante e in Italia le resistenze al vino dealcolato lo sono altrettanto. (Tiscali)