Milano, giudice non paga il conto al bar e al ristorante. Chiede scusa e anticipa la pensione

Nella sua carriera si è occupato di procedimenti molto delicati come il caso Finmeccanica, quello dell’ex assessore lombardo Zambetti condannato per legami con la ‘ndrangheta, della vicenda dei “dossier illegali” e, andando molto più indietro, anche del processo “conto protezione” a Bettino Craxi e pure del caso del Banco Ambrosiano.

«Quanto letto sui social e taluni media in questi ultimi giorni corrisponde alla verità. (leggo.it)

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Il giudice "dei conti non pagati fa un clamoroso passo indietro - ha scritto il giornalista - dopo che avevo scoperto come non pagasse i conti di lussuosi ristoranti e boutique né onorava un debito da 40mila euro con un penalista milanese". (Sky Tg24 )

Piero Gamacchio è il giudice “scroccone”, il terrore dei ristoratori milanesi. Il pagamento dei pranzi sospesi e l’assenza di denunce dei ristoratori escludono procedimenti penali (Il Riformista)

Ma siccome le doglianze dei non pagati «corrispondono ahimè alla verità, salvo che da parte mia pensavo sempre al successivo adempimento come in parte ho fatto!», Gamacchio con onestà intellettuale si dice consapevole che questi «comportamenti di grave leggerezza, di cui mi pento profondamente ed ai quali porrò al più presto rimedio, mi impongono di chiedere da subito di essere messo in aspettativa, proprio considerando la necessaria serenità che deve presiedere all’esercizio della funzione giudiziaria» (Corriere della Sera)

L'ultimo ad andarci di mezzo è Piero Gamacchio, 67 anni, giudice di Corte d'appello. «Si è trattato di un comportamento di grave leggerezza di cui mi pento profondamente e al quale porrò al più presto rimedio», scrive il giudice. (ilGiornale.it)

La dichiarazione con cui Gamacchio ha annunciato il suo passo indietro è stata riportata sul profilo Facebook del giornalista Gianluigi Nuzzi, il quale in questi giorni proprio sul social network aveva raccontato la vicenda dei conti non pagati. (Corriere della Sera)