Il boss Giovanni Motisi, l’ultimo latitante di Cosa nostra: tracce in un covo un mese e mezzo fa

Grandangolo Agrigento INTERNO

Tracce del “pacchione”, Giovanni Motisi, latitante dal 1998, sono state trovate nel covo di Giuseppe Auteri, uomo forte del mandamento di Porta Nuova, catturato a Palermo il 5 marzo dai carabinieri, in un covo-tugurio di via Recupero 6, zona via Oreto, stazione centrale: il ‘pacchione’, il grasso, e’ il capomafia di Pagliarelli, mandamento storico e altrettanto solido, confinante con Porta Nuova e Palermo centro. (Grandangolo Agrigento)

La notizia riportata su altre testate

La Polizia di Stato diffonde il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal 1998, inserito nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. (LAPRESSE)

La Polizia di Stato questa mattina ha diffuso il nuovo identikit del boss, latitante dal 1998, inserito nell'Elenco dei latitanti di "massima pericolosità" del "programma speciale di ricerca" del Ministero dell'Interno. (Antimafia Duemila)

Mafia, il nuovo identikit del boss Giovanni Motisi (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A guardarlo nell'ultima foto, scattata diversi anni fa, sembrerebbe un signore pacioso, con il viso rubicondo e sorridente. Condannato per associazione di tipo mafioso e strage deve scontare l'ergastolo. (Corriere della Sera)

Nonostante il fatto che siano passati 36 anni, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che coordina le attività delle forze dell'ordine per catturare il boss, non ha mai gettato la spugna, anzi. (ilGiornale.it)

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, inserito dal 1998 nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità”. Motisi era nel commando che uccise il vice questore Ninni Cassarà e l’agente Roberto Antiochia. (TV2000)