Mps, Giani apre un fronte col governo «Scarsa attenzione verso la Toscana»

Corriere Fiorentino INTERNO

shadow. «Esiste una questione toscana che vale un tavolo con il governo».

Il caso Mps è l’onda che fa traboccare Eugenio Giani.

«È inaccettabile vedere il Monte inghiottito da Unicredit con una trattativa che salta il territorio.

Il governo però sembra voler andare in un’altra direzione, quella dello spezzatino, in tutta fretta prima delle ferie.

Forse si può pensare a un piano con scivoli verso la pensione e ammortizzatori sociali speciali, ma non vedo molte strade reali all’orizzonte»

(Corriere Fiorentino)

Ne parlano anche altri giornali

È questa, secondo quanto si apprende al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, la disponibilità data dal titolare del Mef (LaPresse) – Il ministro dell’Economia Daniele Franco dovrebbe riferire su Mps mercoledì di fronte alle commissioni Finanze di Camera e Senato. (LaPresse)

Quel che conta per il business bancario è vendere prodotti ai propri correntisti: da fondi a credito industriale, da assicurazioni a gestioni. Il Tesoro, oggi azionista del Monte, deve inoltre accollarsi possibili contenziosi legali, crediti in sofferenza e dipendenti. (Nicola Porro)

Va bene che c’è campagna elettorale a Siena, ma chi gareggia non deve vincere pure il Palio delle fregnacce Ma i politici di tutti colori – sull’offerta di Unicredit tanto caldeggiata dal Tesoro su Mps – la modica quantità l’hanno abbondantemente superata (in fondo c’è un estratto – emblematico – di un articolo odierno del quotidiano Repubblica). (Startmag Web magazine)

Considerando i veti di Orcel e degli azionisti forti di UniCredit, il numero degli esuberi previsti è destinato a salire. Ma se una parte degli sportelli, con relativi dipendenti, sarà girata ad altri soggetti, e il perimetro dell’operazione sarà più largo, un compromesso potrebbe raggiungersi su 3.500-4. (LA NAZIONE)

La crisi di Mps non è di oggi - viene ricordato - ma l’impegno del governo è tutelare non solo i posti di lavoro ma anche il marchio Mps, dal valore storico ed economico. ”È assolutamente necessario” che l’operazione “sia sostenibile oltre che sul piano economico e finanziario anche socialmente” ha detto il segretario generale, Emilio Contrasto (L'HuffPost)

Avendo bene in mente che è il Tesoro che sta corteggiando Unicredit per concludere l’affare Mps e non il contrario perchè la banca milanese non spasima dal desiderio di accollarsi il Monte e ha altre alternative a disposizione. (FIRSTonline)