Mediobanca: l'opa di Amundi su Anima ha senso in un Banco Bpm italo-francese

Notizie - MSN Italia ECONOMIA

La seconda, invece, riguarda lo scorporo (carve-out) degli asset in gestione di Cariparma (controllata da Credit Agricole) gestiti da Amundi e la loro cessione ad Anima.

Milano Finanza. Continuano le indiscrezioni su una combinazione fra Banco Bpm e gli asset italiani di Credit Agricole.

Oggi Mediobanca Securities fa alcune considerazioni sull'operazione con un focus su Anima Holding, che vede Banco Bpm al 19,4% e Poste al 10,4%. (Notizie - MSN Italia)

La notizia riportata su altri media

Lazard è stata spesso utilizzata come advisor dalla banca milanese negli ultimi anni: già al tempo della trasformazione in Spa e del matrimonio con Banco Popolare, era stata scelta assieme a Citi. Del gruppo franco-italiano la capogruppo francese possiede l’85%, mentre il 15% è diviso tra le Fondazioni di Parma, La Spezia, Piacenza. (The Insider)

Perché sicuramente possedette qualche stile che non fu “un fatto estetico”. Quello è il tuo stile, la strada maestra dove chi ti cerca non ti trova, il sentiero dove chi si avventura trova solo te”. (Yahoo Finanza)

Al centro della scena stavolta c’è Banco Bpm, su cui ha messo gli occhi la francese Credit Agricole. Sull’indice Mib oggi brillano le azioni Atlantia, in attesa delle conclusioni dei consigli d’amministrazione della holding dei Benetton e di Cassa Depositi e Prestiti. (IG)

(Simone Ferradini – www.ftaonline. Banco BPM +3,2% accelera su indiscrezioni secondo cui le trattative per l’integrazione con Credit Agricole Italia stanno per entrare nel vivo. (Investire Oggi)

Un fusione – scrivono gli analisti – ha più senso ma potrebbe comportare alcuni rischi che derivano da un punto di vista politico. La grande differenza di valutazione rende molto facile per Amundi – viene rilevato in un report – assorbire Anima in un’operazione ‘all-share'”. (The Insider)

Per quanto riguarda Banco Bpm, il quotidiano cita Lazard come advisor finanziario a cui la banca avrebbe affidato un mandato esplorativo per verificare vari potenziali fronti di aggregazione. Tuttavia, la stessa Banco Bpm ha smentito nei giorni scorsi i contatti con l’istituto transalpino, ricordando solo “l’apertura, espressa pubblicamente più volte, a esplorare tutte le possibili ipotesi in relazione ad una potenziale aggregazione”. (Il Cittadino on line)