Le tensioni geopolitiche portano il petrolio ai massimi dal 2014 - Stop&Go

Stop&Go ECONOMIA

Il Lunedì attacco degli Houthi yemeniti agli impianti petroliferi di Abu Dhabi ha evidenziato ancora una volta le tensioni in Medio Oriente e ha alzato il premio di rischio per l”oro nero’.

“Offerta globale limitata, rinnovato ottimismo sulla morbidezza di Omicron e recenti tensioni geopolitiche sono stati i principali motori del movimento al rialzo del petrolio nelle ultime settimane”, affermano dalla Danske Bank. (Stop&Go)

Su altri giornali

Il greggio americano Wti oggi sale dell'1,55% a 85,12 dollari il barile, mentre il Brent crude guadagna l'1,1% a quota 87,43 dollari. Milano Finanza. I prezzi del petrolio sono tornati ai livelli di sette anni fa, al 2014, dopo un attacco nelle scorse ore messo in atto dai combattenti Houthi dello Yemen, vicini all'Iran. (Notizie - MSN Italia)

Il prezzo del Petrolio WTI ha raggiunto un livello toccato l’ultima volta nel 2014 dopo che il gruppo yemenita Huthi ha utilizzato droni e missili per innescare diverse esplosioni nei camion di carburante ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti (FX Empire Italy)

Nuovi massimi dal 2014 per il Brent. Oggi intanto sarà pubblicato il report mensile dell’OPEC, interessante per gli aggiornamenti sulle stime di mercato da parte del Cartello. (Finanzaonline.com)

Tra l’incognita FED e il caro petrolio, gli indici USA registrano un ampio passivo. Un nervosismo che deriva anche dall’aumento dei rendimenti sul decennale americano arrivati a superare l’1,8%. Come detto più volte l’andamento delle quotazioni per asset così sensibili come il petrolio, è dettato da più elementi. (Proiezioni di Borsa)

Greggio in corsa, con il Brent che tocca un top a 88,13 dollari al barile, livello che non vedeva dall'ottobre del 2014, per poi ripiegare. In giornata sarà pubblicato il. report mensile dell'Opec, "interessante per gli aggiornamenti sulle stime di mercato da parte del Cartello", dicono gli analisti, mentre domani è in programma quello analogo dell'Eia (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Intorno alle ore 11,05 italiane, i futures sul Brent guadagnano 73 centesimi, o lo 0,84%, a 87,21 dollari il barile, mentre i futures sul greggio Usa balzano di 1,14 dollari, o dell’1,36%, a 84,97 dollari il barile. (FX Empire Italy)