Fidelity chiede alla Sec di approvare il suo Etf in Bitcoin
Ascolta qui download. Nei giorni scorsi la società di investimento con sede a Boston, Fidelity, ha incontrato esponenti della Sec per chiedere che venga approvato il proprio ETF in Bitcoin.
Fidelity alla SEC: tempi maturi per un ETF su Bitcoin. All’incontro che si è svolto virtualmente, hanno partecipato il presidente della società, Tom Jessop ed altri top manager di Fidelity.
La società, infatti, a marzo aveva presentato all’ente regolatore un ETF in Bitcoin, denominato Wise Origin Bitcoin Trust che avrebbe replicato l’andamento dei prezzi di Bitcoin sul mercato, negoziabile sul Cboe Global Markets. (Cryptonomist)
La notizia riportata su altre testate
Il risultato netto favorisce le opzioni call per 85 milioni di dollari. Il risultato netto è di 55 milioni di dollari a favore delle opzioni call (bull). (Cointelegraph Italia)
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Da un lato c’è l’hard fork Alonzo, introdotto pochi giorni fa e che ha finalmente portato gli smart contract nel protocollo. Tra summit e Alonzo – per Cardano potrebbe essere un momento d’oro. I temi da analizzare per Cardano sono due. (Criptovaluta.it)
Secondo i dati condivisi dal provider di crypto analisi IntoTheBlock, giovedì sono stati prelevati 1,2 miliardi di dollari di Ether (ETH) dagli exchange centralizzati, segnando un nuovo record nei deflussi a breve termine e portando a speculazioni su imminenti guadagni di prezzo per Ether. (Cointelegraph Italia)
In generale le stablecoin si pongono l’obiettivo di portare a termine la missione originale di Satoshi Nakamoto per Bitcoin, ossia diventare un “sistema di cassa elettronico peer to peer”. Cerchiamo quindi di capire cosa sono e a cosa servono. (Tom's Hardware Italia)
Australia, valute digitali al microscopio. Il caso australiano è emblematico di come le criptovalute possano incidere e modificare rapidamente norme e regole, soprattutto in ambito fiscale Le valute digitali iniziano a diventare tassabili quando si usano le criptovalute come metodo di scambio. (Ipsoa)
