Aborto, la Camera boccia odg del Pd, ma 15 leghisti si astengono: «Libertà di coscienza»

Corriere della Sera INTERNO

Di Franco Stefanoni L’ordine del giorno chiedeva al governo l’impegno a non compromettere la piena attuazione della legge 194. Insorgono i pro vita: «Noi stupiti dalla Lega, odg vergognoso» Riccardo Molinari Quindici deputati della Lega si sono astenuti in aula alla Camera, creando una spaccatura nella maggioranza, sull’ordine del giorno del Pd che chiedeva al governo l’impegno a non compromettere la piena attuazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, la legge 194. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

La nostra legge, ad esempio, prevede la domiciliazione delle cure, ma non sempre questo è possibile, per cui non dobbiamo demonizzare le Rsa e le Case di cura. Il Garante vigila su tutte le norme presenti e questo è un compito impegnativo, come assicurare la cura degli anziani, vigilando sul rispetto della qualità assistenziale. (Il Giornale d'Italia)

Così il capogruppo della Lega Riccardo Molinari interpellato sull'astensione di diversi deputati leghisti sull'ordine del giorno al Pnrr del Pd sui consultori, sul quale il governo aveva espresso parere contrario. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Maurizio Marrone, assessore regionale alle Politiche sociali di Fd’I, prende molto sul serio l’emendamento del governo che punta a garantire alle organizzazioni antiabortiste libero accesso ai consultor… (La Stampa)

Individua tra i compiti che questa rete di strutture territoriali deve assicurare quello di «assistere la donna in stato di gravidanza» informandola dei suoi diritti e sui servizi sociali, assistenziali e sanitari offerti, e attuando «interventi per risolvere problemi creati dalla gravidanza o dalla maternità». (Corriere Roma)

I dem chiedevano di assicurare che l'emendamento presentato da FdI sull'aborto non creasse nessuna limitazione alla piena attuazione della legge 194 (LAPRESSE)

In questo panorama, si è aggiunto in questi giorni l'emendamento voluto da Fratelli D'Italia al al decreto «Pnrr-quater». (Vanity Fair Italia)