Milano, presidio per Julian Assange in Piazza Liberty

Il Sole 24 ORE ESTERI

Milano, presidio per Julian Assange in Piazza Liberty 26 marzo 2024 Una ventina di persone ha preso parte al sit-in davanti al Consolato britannico in Piazza del Liberty, a Milano, a sostegno di Julian Assange. La manifestazione si è tenuta nel giorno in cui l'Alta Corte di Londra ha stabilito che il fondatore di WikiLeaks non può essere estradato negli Usa per accuse di spionaggio a meno che Washington non garantisca che non rischierà la pena di morte. (Il Sole 24 ORE)

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L’ultima decisione dell’Alta Corte di Londra ha concesso l’appello contro l’estradizione negli Stati Uniti. Alla fine Julian Assange non verrà estradato. Per ora. (Radio Radio)

Nella tarda mattinata di oggi a Londra si conoscerà il destino del giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, Julian Assange. I due giudici dell’Alta corte britannica pronunceranno il verdetto, nel quale si chiarirà se sarà riaperto il processo oppure se sarà negato ogni ulteriore ricorso che quindi aprirà la strada all’estradizione negli Stati Uniti. (Corriere TV)

L’epica vicenda giudiziaria di Julian Assange ha sempre provocato dissensi anche tra i giornalisti, nella terra da cui proviene, l’Australia, e in Gran Bretagna e in America dove lui e la sua creazione del 2006, WikiLeaks, hanno fatto il grosso del loro lavoro. (La Stampa)

Ma non è nemmeno il peggiore possibile… temevamo l’estradizione, e credo questo verdetto segni un cambiamento, dovuto anche alla persistenza delle campagne per la liberazione di Julian. “So che Stella Moris è amareggiata da questo esito, che non è quello che speravamo. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo aver studiato le garanzie per i diritti umani di Assange, che gli USA dovranno presentare entro il 16 aprile; Dopo aver esaminato le obiezioni all’attendibilità di quelle garanzie, che gli avvocati di Julian dovranno presentare entro il 30 aprile; (L'INDIPENDENTE)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)